Indagine Eurostat: luci e ombre per settore turismo italiano
Nonostante il sesto posto in classifica per numero di notti (133 milioni), questi dati dimostrano come l'Italia non abbia ancora riacquistato completamente la sua leadership nel campo del turismo. Il nostro paese si è lasciato scavalcare da Germania e Francia, che contano rispettivamente 190 e 135 milioni di notti presso strutture alberghiere da parte dei propri cittadini. In testa c'è la Spagna, che, probabilmente, ha maggiormente approfittato della crisi del nord Africa che ha frenato molti turisti europei che frequentavano abitualmente il sud del Mediterraneo.
Il trend negativo per il nostro paese si interrompe analizzando i dati del numero delle notti spese in Italia da parte dei cittadini di altri Paesi dell'Unione. In questo caso si contano 116 milioni di notti con un incremento del 3,9% rispetto al 2010, occupando il secondo posto in classifica in coda alla Spagna, che ha realizzato un aumento del 14,7% con ben 177 milioni di notti. In testa alla classifica dei miglioramenti avvenuti fra l'anno 2010 e 2011 si trovano ancora paesi dell'est quali Bulgaria e Lituania, con un incremento di oltre il 19%.
In generale, l'Italia è al secondo posto assoluto come numero di notti spese presso luoghi di villeggiatura, ovvero 249 milioni in totale per l'anno 2011, con un lieve calo dell'1,2% rispetto al 2010. La Spagna conduce ancora una volta con 288 milioni di notti e un aumento annuale del 7,8%. Insieme a Germania, Francia e Regno Unito, l'Italia e la Spagna costituiscono il 70% di tutte le notti spese in hotel nei 27 Paesi UE.
La situazione complessiva nell'Unione europea può dunque considerarsi positiva e sembra che l'UE nel suo complesso stia reagendo positivamente ai picchi negativi del 2009 dovuti soprattutto alla crisi economica. Nel 2011, infatti, il totale del numero delle notti spese in hotel in Europa, ha raggiunto un picco di 1 miliardo e 600 milioni con un incremento del 3,8% rispetto al 2010.