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Da Sunifar Veneto: Liberalizzazioni e farmacie rurali

02/02/2012
Da Sunifar Veneto: Liberalizzazioni e farmacie ruraliSiamo tutti coscienti che l’economia mondiale negli ultimi decenni ha subito delle trasformazioni a dir poco epocali; dalla tanto allora contestata globalizzazione ai giorni nostri.

Globalizzazione: i posteri ci diranno se sia stata o no la panacea che ha risolto i problemi del mondo.

Personalmente come allora, anche adesso sono molto scettico, e l’unica cosa innegabile è che ha spostato il potere dai tavoli della politica ai consigli di amministrazione.

E’ giusto che un governo che voglia definirsi tale, operi per potere dare dei benefici ai cittadini in termini di efficienza dei servizi, di risparmi e di nuove prospettive occupazionali.

Se è vero che non si può più consentire che ci siano settori “autonomi e di conseguenza intoccabili” è altrettanto vero che queste riforme vanno fatte non a colpi di scure ma è necessario un alto livello di mediazione che assicuri provvedimenti efficaci e soprattutto imparziali.

Noi farmacisti, ma anche tutti i cittadini, non possiamo più tollerare distrazioni normative che consentano ai potenti gruppi finanziari di speculare sulla debolezza dei nostri politici, eletti da tutti noi, e come conseguenza di speculare su tutti noi.

Se si affida la competizione solo a sistemi economici sbilanciati e alla concorrenza tra prezzi è palese che i vincitori non saranno il merito, la competenza, la professionalità, ma solo chi è più forte economicamente, con le conseguenze che tutti noi sappiamo.

Noi farmacisti non vogliamo essere trasformati in “mano d’opera” alle dipendenze dei “poteri forti” .

La nostra professione ci ha portato ad essere tutti i giorni a stretto contatto con i cittadini, ad ascoltare le loro problematiche, ad aiutare questi “uomini” credendo fermamente nella centralità dell’uomo, nei principi di uguaglianza, nella solidarietà e se mi permettete nell’autonomia delle professioni.

Non indietreggeremo neanche di fronte ai pacchi bomba alla vergognosa manipolazione mediatica di alcuni tenaci pretoriani delle varie lobby.

Vogliamo liberalizzare, benissimo allora cominciamo da quei settori che manovrano miliardi di euro depredati dalle tasche di noi gente comune.

Parliamo di banche, di assicurazioni, di energia di agenzie di rating; ma chi sono queste agenzie di rating che senza qualsiasi regolamentazione hanno il potere di vanificare in 24 ore una manovra dello stato che è costata “lacrime e sangue” ai cittadini, chi sono questi che a colpi di spread regolano il mercato globale e non solo, ma minano la democrazia stessa di un paese.

Il decreto così come è scritto è praticamente inapplicabile.

Solo una cosa si capisce bene: è stato fatto con l’intento di bloccare il sistema farmacia; e per motivarne la sua fine.

Se liberalizzazione deve essere, allora sia una vera liberalizzazione (non si usino i colleghi parafarmacisti per giustificare un progetto di vera lobby) che abbia come unica regola il mercato e non il favorire gli interessi dei poteri forti.

Su queste basi sia i politici che i tecnici in coscienza devono assumersi le proprie responsabilità.

dr. Fiorenzo Zago, Presidente Sunifar Veneto

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