Italia: inapplicate norme UE su fusioni e scissioni imprese
Invece, i cinque Paesi UE non hanno osservato le disposizioni europee entro la scadenza prevista del 30 giugno 2011. L'invito della Commissione si estende anche al Regno Unito, per far si che applichi tutte le parti della direttiva e non solo alcune disposizioni. La richiesta della Commissione europea ai Paesi interessati è trasmessa sotto forma di parere motivato e, se le autorità nazionali non risponderanno in maniera soddisfacente entro due mesi, si potrà chiedere alla Corte di giustizia di intervenire.
Per seguire l'obiettivo principale della direttiva, ovvero quello di ridurre gli oneri amministrativi, che gravano sulle società europee per azioni, in seguito a fusioni e scissioni, verranno in primo luogo ridotti gli obblighi per le imprese in materia di relazioni. In particolare gli azionisti valuteranno più attentamente i casi in cui le relazioni in questione non siano necessarie, soprattutto nel contesto di fusioni e scissioni "semplificate", tra imprese madri e controllate. Pr le imprese sarà prevista la possibilità di utilizzare internet e la posta elettronica al fine di pubblicare il progetto di fusione o scissione e di fornire agli azionisti la documentazione necessaria alle procedure.