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Nina, no far la stupida

27/02/2006
di Arturo Rossato e Gian Capo Regia di Pierluca Donin e Damiano Michieletto

Venerdì 3 e sabato 4 marzo, ore 21.00 Domenica 5 marzo, ore 16.30

TEATRO TONIOLO, MESTRE - VENEZIA

Venerdì 3 marzo alle ore 16.30 presso il Centro Culturale Candiani ( sala conferenze, 1° piano) avrà luogo la proiezione dell'omonimo film a cura di Roberto Ellero, seguirà un incontro aperto al pubblico e alla stampa con il cast della produzione Nina, no far la stupida .



Sarà messo in scena venerdì 3, sabato 4 marzo alle ore 21.00 e domenica 5 marzo alle ore 16.30 alle ore 21.00 presso il teatro Toniolo di Mestre–Venezia lo spettacolo NINA, NO FAR LA STUPIDA, spettacolo inserito nella Stagione di Prosa 2005-2006 del Teatro Toniolo, organizzata dal Comune di Venezia, Assessorato alla Cultura, Cultura e Spettacolo in collaborazione con il Circuito Teatrale Arteven.



Lo spettacolo prodotto da Arteven Circuito Teatrale Regionale, Teatri Spa e Teatro Stabile del Veneto e realizzato con il contributo della Regione del Veneto e il sostegno del Comune di Venezia rappresenta il più interessante progetto teatrale realizzato in Veneto negli ultimi anni: una grande scommessa produttiva sulla rinascita di una compagnia veneta, necessità sentita da tanti e che finalmente prende forma e contesto, capace di riportare a nuova vita il repertorio di una illustre tradizione. Dai tempi di Cesco Baseggio e degli attori della sua compagnia che, come Maffioli e Tonino Micheluzzi, ne hanno proseguito l’esperienza, un progetto teatrale realizzato interamente con artisti e maestranze venete, non catalizzava tanta attenzione e entusiasmo.



Così scrive uno dei registi, Pierluca Donin: "Il ritorno della Nina è stato salutato da un pubblico nuovo e dalla critica con entusiasmo. Non capita spesso che uno spettacolo senza nomi di richiamo riesca a catalizzare tanta attenzione. Il Comune di Venezia ha partecipato alla costruzione del progetto teatrale sin dall'inizio assieme alla Regione Veneto e alla Fondazione Cassa Marca.



Si tratta di un modello innovativo per le modalità di produzione, che ha coinvolto le tre maggiori istituzioni teatrali del Veneto. Operazione teatrale ampiamente riuscita con risultati di pubblico oltre le aspettative. Del resto la riscoperta del nostro grande teatro veneto non può che passare dalla partecipazione di tutto il territorio. Da troppo tempo è stato considerato un teatro minore e popolare. La commistione tra tradizione e innovazione è stata la formula più apprezzata dal pubblico e dalla critica".



Nina, no far la stupida, scritto negli anni venti dal vicentino Arturo Rossato, conobbe una successo trionfale nelle scena nazionale di quel periodo, addirittura rappresentata a Roma in una sera dell’autunno del 1923 contemporaneamente in due diversi teatri dalla Compagnia di Giachetti e da quella di Micheluzzi che ne avevano acquistato i diritti.



A quelle eccellenti esperienze, a quei protagonisti di un capitolo memorabile nella storia del teatro veneto e non solo, guarda oggi questo progetto per riscoprire la perizia e l’esperienza di un autentico artigianato artistico.



Macchina comica perfetta, legata alla tradizione del teatro goldoniano NINA, NO FAR LA STUPIDA è una grande parodia dei veneti: in un paesino vicino a Venezia, una piccola comunità viene travolta dall’arrivo inaspettato della più famosa cantante del tempo, la Malibran, che, facendo leva su furbizie, debolezze e quel tanto di civetteria capace di ammaliare e stordire anche il più esperto degli uomini, provoca incidenti, baruffe, equivoci in un crescendo comico travolgente. In realtà si tratta di una perfida macchinazione operata dall’astuto Momoleto per far avere alle coppie Lelio/Nina e Corallina/Fulgenzio il consenso a un matrimonio osteggiato. La Malibran altro non è che un’attricetta con un briciolo di talento che si presta al divertente equivoco nel quale cadono sia il Podestà del Paese che il vecchio Bortolo, padre di Fulgenzio. A dirigere il coro il Maestro Buganza, onore e vanto del paesino, velleitario autore di melodrammi, che sogna la gloria con la messinscena di una sua opera mai rappresentata “Nina no far la stupida”: ma ora la più famosa cantante del tempo c’è, i protagonisti sono gli abitanti del paese… e quindi iniziano le prove, e con esse i travestimenti e gli equivoci.



Ridicole passioni senili, padri prepotenti, amori contrastati, giovani teneramente innamorati punteggiano così una vicenda che conobbe anche una fortunata versione cinematografica con protagonisti Cesco Baseggio e Gino Cavalieri.



La regia, che riunisce l’esperienza di Pierluca Donin e il talento di Damiano Michieletto, se da una parte esalta il mestiere e le vocazioni dei singoli protagonisti dall’altra non rinuncia a costruire uno spettacolo di grande coralità.



Tra gli interpreti sono riconoscibili quegli artisti che da anni operano nell’ambito del teatro per l’infanzia e del teatro di tradizione, riuniti per la prima volta insieme in un progetto di rinascita del teatro veneto: Luca Altavilla, Paola Bromati, Armando e Titino Carrara, Michele Modesto Casarin, Dalies Donato, Guido Laurjni, Luca Mascia, Marco Menegoni, Michela Ottolini, Andrea Pennacchi, Laura Pigozzo, Simone Toffanin.



Inoltre il Maestro Giuliano Fracasso alla fisarmonica accompagnato da Luca Dall Amico (trombone) e Moreno Castagna (clarinetto).



I costumi sono disegnati da Giovanna Fiorentini e le scene progettate da Antonio Panzuto.



Note di regia



“Nina, no far la stupida: commedia all’antica con musica”: questo il titolo dell’edizione Zanibon di Padova che contiene lo spartito della commedia. Un lavoro nato nel 1922, valutato modestamente dalla critica ufficiale ma amatissimo dal pubblco, da Milano a Palermo: nel 1926 la Nina raggiunge la 1283esima rappresentazione!

Un caso raro nel teatro dialettale veneto: non un operetta, non un vaudeville ma una commedia musicale.

In questa regia la prima preoccupazione è stata dunque quella di dare senso e corpo alla musica, inserendola al 100% nel contesto narrativo della vicenda. La melodia di una fisarmonica offre l’abbrivio alla storia, stempera le nebbie brumose della scena, e accoglie gli umori dei 13 personaggi. Musica che diventerà via via più corposa fino a ridicolizzare la pomposità melodrammatica dell’opera lirica, per chiudere infine con la frenesia di una festa notturna. Musica come leit motiv che permea la favolosa e tenera giornata di questi umanissimi personaggi.

Nella Nina si mescolano soprattutto il veneziano e il padovano, creando una lingua ricca di brio e di vitalità, capace di raccontare le sfumature più comiche dell’animo umano, grazie anche ai probabili ritocchi apportati dai grandi capocomici che l’hanno messa in scena, come Carlo Micheluzzi e Gianfranco Giachetti.

Abbiamo cercato di tenere conto di questa tradizione teatrale, quella delle grandi compagnie ora scomparse, per riscoprire la perizia e l’esperienza di un autentico artigianato artistico che possa indicarci il percorso per un rilancio del teatro attoriale veneto e magari anche del nuovo teatro contemporaneo che fatica a trovare contesti e luoghi di affermazione.



Pierluca Donin, Damiano Michieletto



BIGLIETTERIA

Presso il Teatro Toniolo con orario 11.00 – 12.30 e 17.00 – 19.30 chiuso il lunedì



Prenotazione e vendita al numero tel. 899.500.055 (costo chiamata 0.80 centesimi al minuto)



PREZZI DEI BIGLIETTI

Unico intero € 16,00



Unico ridotto € 14,00



INFORMAZIONI

Biglietteria tel. 041 971666



Servizio Teatro e Spettacolo tel. 041 2749068 – 9062



www.culturaspettacolovenezia.it



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