Nuovi satelliti e vettori: sicuro avvio di Galileo nel 2014
Con i suoi servizi Galileo sosterrà molti settori dell'economia europea: a trarre indubbi vantaggi dai servizi gratuiti di Galileo saranno le reti elettriche, le società che gestiscono parchi auto, le transazioni finanziarie, l'industria dei trasporti marittimi, le operazioni di salvataggio e le missioni di mantenimento della pace.
Il programma Galileo è strutturato in due fasi. La prima è quella di validazione in orbita (IOV), attualmente in corso, prevede una serie di test e la gestione di quattro satelliti e della relativa infrastruttura di terra. In seguito, la fase di piena capacità operativa (FOC) prevede la realizzazione delle rimanenti infrastrutture terrestri e spaziali. Nella fase di capacità operativa iniziale saranno operativi 18 satelliti, mentre il sistema completo comprenderà 30 satelliti in orbita a fianco di 2 satelliti a terra per l'eventuale sostituzione di quelli orbitanti, centri di controllo in Europa e una rete di stazioni di ricezione del segnale e di stazioni di collegamento terra-satellite in tutto il mondo.
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l'industria e l'imprenditoria, ha dichiarato: "La firma odierna dimostra che l'avvio concreto del programma Galileo avviene nel rispetto dei tempi e del bilancio. È con orgoglio che posso affermare che siamo riusciti ad accelerare la consegna dei satelliti e dei vettori. Ciò significa che nel 2014 gli europei potranno sfruttare le opportunità della navigazione satellitare avanzata offerte da Galileo. Sono fiero, inoltre, di constatare che l'Europa dispone di un'industria spaziale altamente competitiva, in grado di realizzare un programma hi-tech così ambizioso.”
L'Agenzia spaziale europea, su incarico della Commissione europea, ha avviato la procedura per la stipulazione di nuovi contratti nel luglio del 2008. Le aziende preselezionate sono state invitate a presentare le loro migliori offerte definitive al termine di un'ampia fase di dialogo e i contratti sono stati firmati dall'Agenzia spaziale europea per conto della Commissione europea.