Nasce lo statuto europeo per le fondazioni
Michel Barnier, commissario responsabile del mercato interno, ha dichiarato: “Dobbiamo sostenere e incoraggiare il mirabile lavoro delle fondazioni a favore dei cittadini europei. In particolare, occorre eliminare gli ostacoli che frenano le attività transfrontaliere in ambiti come la ricerca, la salute e la cultura. L’introduzione di uno statuto europeo ridurrà costi e incertezze, oltre a offrire alle fondazioni maggiore visibilità."
La proposta crea un'unica forma giuridica europea, la “fondazione europea” (FE), che è identica in tutti i paesi dell'Unione e coesiste con le fondazioni nazionali. Si riferisce per lo più alle fondazioni di pubblica utilità che sono la maggioranza e sono presenti in tutti i Paesi dell'UE. Lo statuto definisce i requisiti principali della fondazione europea,ad esempio, ogni FE deve dimostrare i propri scopi di pubblica utilità, operare in almeno due Paesi dell'UE e possedere un patrimonio minimo di costituzione pari a 25 mila euro.
La fondazione europea può essere costituita ex novo, tramite conversione di una fondazione nazionale oppure tramite la fusione di fondazioni nazionali. La FE ottiene personalità giuridica al momento della sua registrazione in un Paese dell'UE. Questo nuovo status consentirà loro di svolgere attività e di usare finanziamenti all’interno dell’UE più facilmente e con meno spese, grazie all’applicazione delle stesse norme in tutta l’Unione Europea. Le FE avranno anche un marchio che le rende riconoscibili e i donatori che sosterranno le fondazioni europee avranno diritto alle stesse agevolazioni fiscali che si hanno in caso di donazioni a una fondazione statale.