Florovivaismo veneto 2011: calano le aziende
Le analisi effettuate dagli esperti dell’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura, sugli ultimi dati forniti dal Servizio Fitosanitario Regionale, evidenziano un calo più accentuato tra le aziende considerate “piccoli produttori”. Quest’ultime, dopo essere cresciute fino al 2009 (quando erano poco meno di 900), sono diminuite nell’ultimo biennio fino a scendere a 828 unità (-7% rispetto al 2009, -3% rispetto al 2005).
Per quanto riguarda il comparto produttivo, seppur in leggera flessione (-1,3% rispetto al 2010), le imprese risultano attive in particolare nel vivaismo ornamentale (1.482 unità, circa il 90% del totale); in diminuzione (-2,6%) le ditte attive nel vivaismo frutticolo (260 unità, il 16% del totale) e forestale (83 unità, -6,7%). In crescita le realtà impegnate nel vivaismo orticolo (530 unità, +2%), nella produzione di fiori recisi (80 unità, +18%) e soprattutto quelle che operano in produzioni di nicchia (tappeti erbosi, piante grasse, bonsai,...) che si attestano a 68 unità in Veneto (+24%).
Interessante il dato relativo alla specializzazione per settore produttivo: a fronte di circa 860 imprese specializzate in un solo comparto vivaistico, ve ne sono circa 760 che sono invece attive in almeno due comparti e di queste, circa 150 operano in tre o più comparti.
Nel 2011 la superficie investita a florovivaismo in veneto rimane sostanzialmente invariata (circa 3.190 ettari), anche se tale dato è il frutto di dinamiche differenti: da una parte le superfici in piena aria (2.600 ettari, +3%) e in serre fredde (100 ha, +1%), sono in ulteriore aumento, mentre gli ettari coltivati in serre condizionate (270 ha) e le superfici a vasetteria e ombrai (220 ha) sono in calo rispettivamente del -4,5% e del -19%. Su queste variazioni ha probabilmente influito l’aumento dei costi per il riscaldamento delle serre.
In forte aumento la produzione florovivaistica, che nel 2011 dovrebbe attestarsi a circa 1,8 miliardi di pezzi (+30% rispetto al 2010).
In termini di canali di vendita e area di commercializzazione, la maggior parte del prodotto viene ceduto ad altri vivaisti e/o aziende agricole (78% del totale), ma l’aspetto più significativo è il continuo aumento delle vendite effettuate tramite grossisti (9,1%). Aumentano le vendite effettuate fuori dai confini regionali, sul territorio nazionale (47% del totale) e all’estero (4,7%). Un dato che confermerebbe una ritrovata competitività e capacità delle aziende florovivaistiche venete ad occupare mercati più “difficili” in Italia e all’estero.
(Fonte: Veneto Agricoltura)