UE continuerà a distribuire aiuti alimentari ai bisognosi
Il cibo proveniva originariamente dalle scorte d'intervento PAC, ma essendosi queste ridotte nel tempo, si è dovuto fare sempre maggiore affidamento agli acquisti sul mercato libero, anche perché il numero dei cittadini in stato di necessità è aumentato a causa della crisi economica.
Il programma europeo "Cibo per i bisognosi" continuerà a fornire alimenti per i cittadini europei in stato di necessità per altri due anni, grazie al piano di salvataggio approvato nella sessione plenaria del Parlamento europeo e concordato con il Consiglio. Sul programma fanno affidamento 18 milioni di persone tra le più povere d'Europa in 20 diversi paesi.
"La crisi attuale insieme alle difficili condizioni climatiche ha avuto un duro impatto sui poveri. Il programma [di aiuti alimentari] sostiene circa 18 milioni di europei che sono senza casa, senza lavoro, anziani o portatori di handicap, ma anche famiglie numerose e genitori singoli. E' positivo che l'UE si sia ricordata di loro. Ma il compito più importante è garantire la continuazione del programma che distribuisce cibo ai poveri e ai bisognosi anche dopo il 2014", ha dichiarato il relatore Czesław Adam Siekierski (PPE, PL).
Mantenere il programma operativo con la giusta copertura finanziaria fino alla fine del 2013 è un "risultato importante", ha detto Paolo De Castro (S&D, IT), Presidente della commissione agricoltura, "ma non rappresenta la fine della vicenda".
Per evitare un taglio netto degli aiuti alimentari, proprio quando il numero di persone che ne avrebbe bisogno aumenta, il Parlamento ha chiesto, in una risoluzione del luglio 2011, di trovare una soluzione temporanea che avrebbe permesso di salvare il programma.
Le nuove regole sono applicate dal primo gennaio 2012, permettendo al programma di andare avanti fino alla fine del 2013 con un budget annuale di massimo 500 milioni di euro.
(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea)