Le cattive abitudini del mercato del credito
Tre capitoli sono particolarmente importanti, il primo si concentra sull' "educazione finanziaria", quello che le persone devono sapere prima di chiedere un prestito. In seguito, si considera ciò che succede alle persone dopo che il prestito è stato accordato. E' ciò che chiamiamo "la buona riuscita dei contratti di credito". L'ultimo capitolo si occupa della trasparenza del mercato. L'idea è di facilitare la tracciabilità di ogni credito e di creare, per esempio, un registro dei crediti.
Bisogna mettere in atto delle norme per evitare pratiche di prestito sbagliate. Servono mercati più trasparenti e più stabili,così chi vorrà prendersi dei rischi, dovrà tenere anche conto delle potenziali conseguenze.
Bisogna eliminare le barriere esistenti tra i mercati nazionali. I sistemi che funzionano e che sono il risultato di tradizioni legali e culturali, devono essere conservati.
La diversità la creazione di prodotti su misura. La diversità è un bene per tutta l'Unione europea. La situazione ideale sarebbe quella per cui i prestiti sono modellati sui bisogni dei consumatori. Ma la cosa ancora più importante è quella di assicurare un mercato solido e sicuro, per evitare un mercato del credito squilibrato che potrebbe incidere sugli istituti finanziari, e quindi sui cittadini. Una maggiore concorrenza dovrebbe essere un vero plus valore per i consumatori.
I prodotti finanziari dovrebbero essere personalizzabili in funzione dei consumatori e per questo bisogna evitare l'esclusione causata da informazioni sbagliate e da decisioni basate su delle valutazioni automatiche.
(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea)