Nuova Esa: furto di rame, ma i rifiuti neanche i ladri li vogliono
Anche alla Nuova Esa di Marcon (VE), deposito abbandonato di rifiuti tossico nocivi (seimila tonnellate!) il furto di rame sta diventando quasi una abitudine.
Fortunatamente fino ad ora non è successo nulla. E scopriamo - con altrettanta fortuna - che lo dobbiamo ai ladri.
In effetti, leggendo le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente del Comune di Marcon, ci viene inizialmente spiegato che i ladri sono tali causa l’impoverimento di alcune fasce della società. E questa è analisi sociologica pura.
Proseguendo: i ladri vanno alla Nuova Esa perché corrono meno rischi, che non nelle stazioni e quindi rubano e se ne vanno.
Se però dovessero usare fiamme ossidriche o combustibili, sarebbe un’altra cosa.
Domanda: Quale sarebbe l’altra cosa? Un falò da boyscout, un barbecue tra amici o un pericolosissimo incendio?
Ci viene anche spiegato che nel deposito non c’è sorveglianza, salvo un curatore giudiziario, che però ha i suoi orari.
Domanda: se il dato non è soggetto a privacy - visti i tempi - la cittadinanza può conoscere questi orari, così magari può andarlo a salutare?
Ci viene anche spiegato – questa volta dal Sindaco stesso – che il luogo è privato e non ci sono attività in corso.
Domanda: le seimila tonnellate abbandonate sono da ritenersi private o pubbliche?
E perché non ci sono attività? Forse perché i titolari della Nuova Esa sono stati processati e condannati?
Veniamo altresì edotti sul fatto, che i Carabinieri hanno eseguito con diligenza il loro dovere.
Domanda: pensavate che i cittadini marconesi avessero dubbi su questo?
I dubbi, cari amministratori, i cittadini marconesi li hanno sulle vostre stesse ammissioni, che dimostrano ancora una volta - semmai ce ne fosse stato bisogno – una grande approssimazione, da cui l’incertezza per la cittadinanza sulla sua reale incolumità.
A Marcon c’è un grande privilegio: la possibilità di prendere esempio da altre realtà (vedi gli incendi degli ultimi mesi in Veneto in siti quasi analoghi), per riuscire ad intervenire in tempo al fine di scongiurare situazioni, che potrebbero danneggiare drammaticamente la popolazione e il territorio.
Ma è un privilegio che hanno probabilmente solo gli illuminati: a tale proposito, corre voce che i cittadini di Marcon stiano già iniziando una colletta per dotare gli amministratori almeno di una piccola pila tascabile. Sarebbe già un inizio.
Cristina De Rossi
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