Il fenomeno fisico è noto: si chiama sublimazione ed è quando la neve passa direttamente dallo stato solido a quello gassoso (vapore acqueo); generalmente è un evento raro ma quest’anno, a causa dell’improvviso e precoce alzarsi delle temperature, accompagnato da correnti d’aria, ha assunto un valore significativo soprattutto sulle Alpi Occidentali.

“E’ una condizione, che aggrava la già critica situazione delle riserve idriche nel Nord Italia – commenta l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) - perchè diminuisce gli apporti d’acqua dai bacini montani, già per altro largamente inferiori alle medie del periodo.

Ad oggi tutti i grandi laghi settentrionali sono sotto i livelli consueti stagionali: la situazione più evidente è quella del lago d’Iseo (circa 20 centimetri sotto lo zero idrometrico e previsioni di ulteriore decremento) così come quella del lago di Como (-22 centimetri ca. sotto lo zero idrometrico e previsioni con il segno meno); stabili, invece, le prospettive per i laghi Maggiore e Garda, i cui livelli idrici sono però, rispettivamente, di circa mezzo metro e 25 centimetri inferiori alle medie del periodo.

Si terrà, intanto, martedì mattina a Venezia, la riunione convocata dall’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico con le Unione Regionali Bonifiche di Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché con gli enti gestori delle centrali idroelettriche per cominciare ad affrontare le contromisure ad una possibile situazione d’emergenza idrica.