Caldo: +1,6 a marzo. Allarme siccità a nord est (+4,2)
Il caldo primaverile è arrivato - continua la Coldiretti – dopo un inverno con precipitazioni praticamente dimezzate nel nord con l’ abbassamento del livello di fiumi e laghi e la riduzione delle scorte idriche nei terreni. La carenza idrica è resa evidente - precisa la Coldiretti - dalla magra straordinaria della gran parte dei corsi d’acqua al nord dove i grandi laghi di Como, Maggiore e Garda sono tra i 20 ed i 50 centimetri al di sotto del livello medio del periodo.
Una situazione che – sottolinea la Coldiretti - ha importanti effetti sul piano ambientale con il divamparsi dei primi incendi come nel Vicentino dove sull'Altopiano di Asiago le fiamme hanno divorato uno dei boschi piu belli mentre nel lago di Centro Cadore si sta verificando una moria eccezionale di pesci secondo quanto denunciato dai pescatori al sindaco di Calalzo.
La crisi idrica è particolarmente preoccupante dove è caduta poca neve come in Veneto, ma anche in Toscana dove non è bastata per scongiurare il rischio siccità ed in Friuli Venezia Giulia. In difficoltà ci sono i campi agricoli con i terreni induriti dalla siccità che rendono difficili e molto costose le tradizionali lavorazioni per la preparazione delle semine, ma a preoccupare – conclude la Coldiretti - è anche la disponibilità idrica per l’irrigazione delle piante durante la fase di crescita primaverile ed estiva, con la ripresa vegetativa delle piante da frutto favorita dal caldo.
(Fonte: Coldiretti)