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Fondo di solidarietà UE per inondazioni Toscana e Liguria

21/03/2012
La Commissione europea ha proposto di erogare 18 milioni di euro del Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) a favore dell'Italia per le gravi inondazioni che hanno colpito la Liguria e la Toscana nell'ottobre 2011. Il Fondo aiuterà le autorità pubbliche a sostenere le spese rese necessarie dall'emergenza, soprattutto per ripristinare le infrastrutture primarie tra cui le forniture di acqua, gas ed elettricità.

Il Fondo di solidarietà dell'UE è stato istituito in seguito alle inondazioni che hanno colpito l'Europa centrale nell'estate 2002. Esso prevede aiuti di emergenza a Paesi dell'UE e a paesi in via di adesione colpiti da gravi catastrofi naturali e dispone di un bilancio annuale di 1 miliardo di euro. Siccome il FSUE non rientra direttamente nel bilancio dell'UE, ciascuna domanda di finanziamento deve essere approvata separatamente dai Paesi dell'Unione e dal Parlamento europeo.

Il Commissario per la politica regionale Johannes Hahn, responsabile del Fondo di solidarietà, ha dichiarato: "Lo scorso gennaio in occasione della mia visita alle zone colpite ho potuto constatare da vicino la portata dei danni e l'importanza di un intervento dell'UE. La nostra priorità è far sì che i cittadini di queste regioni tornino il prima possibile alla loro vita normale e che le attività economiche, come il turismo, si risollevino velocemente."

Il 25 ottobre 2011, a causa di condizioni meteorologiche estreme, un'enorme quantità di pioggia si è abbattuta in poche ore sull'Italia nord occidentale causando la rottura degli argini di due fiumi principali, il Vara e il Magra, e la conseguente inondazione di varie città limitrofe. Le province più seriamente colpite sono state La Spezia in Liguria e Massa Carrara in Toscana. È stata colpita anche l'area delle "Cinque Terre", sito Patrimonio dell'umanità UNESCO nella riviera ligure.

Nel dicembre 2011 le autorità italiane hanno presentato una richiesta di assistenza al FSUE. La domanda delle autorità italiane si è resa necessaria per la devastazione di infrastrutture essenziali, ad esempio trasporti, acqua ed elettricità, sull'impatto per le imprese e il turismo, nonché sulla distruzione di abitazioni private. Il finanziamento dell'UE contribuirà a coprire i costi delle misure urgenti adottate dalle autorità italiane per ristabilire le infrastrutture primarie, offrire servizi di alloggiamento e soccorso temporanei, infrastrutture di prevenzione e protezione del patrimonio culturale e ripristinare le zone colpite dal disastro. Il finanziamento non può tuttavia essere usato per risarcire danni a proprietà private.

(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea)

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