L'educazione all'imprenditorialità fa progressi
Le attività di promozione in quest'ambito sono in aumento nella maggior parte dei paesi europei. Questo é quanto emerge da una nuova relazione intitolata "Entrepreneurship Education at School in Europe" ("Educazione all'imprenditorialità nelle scuole in Europa") pubblicata dalla Commissione europea che si basa su dati rilevati in 31 Paesi membri e 5 regioni europee.
In questa relazione si sottolinea che 8 paesi (Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Galles e la parte fiamminga del Belgio) hanno messo in atto strategie specifiche per promuovere l'educazione all'imprenditorialità, mentre altri tredici (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Turchia) l'hanno inserita nelle loro strategie nazionali per la formazione dei giovani e per la crescita. Inoltre, la metà dei paesi europei ha iniziato un processo di riforma dei sistemi d'istruzione che prevede il potenziamento dell'educazione in questo campo .
Secondo quanto affermato da Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù: "L'educazione all'imprenditorialità è un motore di crescita futura e contribuirà a ispirare gli imprenditori di domani. Per continuare a essere competitiva, l'Europa deve investire sui suoi cittadini, sulle loro abilità e sulle loro capacità di adattamento e innovazione. Ciò significa che dobbiamo incoraggiare l'adozione di una nuova mentalità europea incentrata sull'attitudine all'imprenditorialità, e il primo passo in questa direzione consiste nell'instillare uno spirito imprenditoriale fin dalle tappe iniziali del sistema scolastico."
La relazione mostra che nei due terzi dei paesi analizzati l'educazione imprenditoriale, anche se non è insegnata come materia specifica, è esplicitamente riconosciuta nei programmi delle scuole primarie, mentre,nell'istruzione secondaria, la metà dei paesi integra l'imprenditorialità nei programmi di materie obbligatorie come economia e scienze sociali.
Dalla relazione emerge che circa 12 paesi promuovono iniziative collegate a questo tipo di educazione come,ad esempio, una stretta collaborazione tra scuola ed imprese e l'avviamento di piccole attività gestite da studenti.
È già presente a livello unionale un Istituto europeo d'innovazione e tecnologia (EIT) che si propone di formare la prossima generazione di giovani imprenditori. Inoltre, incoraggia e sostiene lo sviluppo e la realizzazione commerciale d'idee innovative da parte d'individui e aziende.
(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea)
nella foto: Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù
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