Commissione UE, diritti dei cittadini: consultazione pubblica
La libertà di movimento è il più apprezzato tra i diritti derivanti dalla cittadinanza europea. Ogni anno i cittadini europei compiono infatti più di un miliardo di spostamenti nell'Unione e sono sempre più numerosi quelli che esercitano il diritto di vivere in uno Stato membro UE diverso dal proprio: da 11,9 milioni nel 2009, i cittadini che vivono in uno Stato dell'Unione diverso da quello di origine sono passati a 12,3 milioni nel 2010. Questi dati sono ancor più significativi se si tiene conto dei cittadini UE che circolano liberamente all'interno dell'Unione per brevi periodi di tempo.
La relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione individua 25 interventi concreti per eliminare gli ostacoli che ancora intralciano la libera circolazione dei cittadini europei all'interno dell’Unione, ad esempio con campagne di sensibilizzazione sullo status di cittadino europeo, sui relativi diritti e sulle implicazioni nella vita di tutti i giorni. La relazione propone infatti di proclamare il 2013 "Anno europeo dei cittadini" e di organizzare eventi mirati sulla cittadinanza dell'Unione e sulle politiche per i cittadini.
La seconda relazione sulla cittadinanza dell'Unione, che la Commissione pubblicherà nel 2013 - Anno europeo dei cittadini - sarà un piano d'azione inteso ad eliminare i rimanenti ostacoli che impediscono ai cittadini dell'Unione di godere pienamente dei propri diritti.
Il 9 maggio è la Festa dell'Europa e per i cittadini europei non è stata solo una giornata di celebrazioni. La Commissione europea ha infatti lanciato la più grande consultazione pubblica sui diritti dei cittadini mai condotta nell'Unione per definire l'agenda politica dei prossimi anni e delineare il futuro dell'Europa. La consultazione durerà quattro mesi, dal 9 maggio al 9 settembre, e darà l'occasione ai cittadini europei di dire quali sono gli ostacoli che impediscono l'esercizio della cittadinanza dell'Unione. La Commissione si avvarrà dei risultati della consultazione per definire l'agenda politica e elaborare la relazione sulla cittadinanza europea del 2013, che verrà presentata esattamente tra un anno, il 9 maggio 2013.
"Sono passati vent'anni da quando la cittadinanza europea ha visto la luce nella cittadina di frontiera di Maastricht e spetta a noi oggi ridare vitalità al progetto europeo, con l'aiuto diretto dei cittadini di tutta l'Unione" ha affermato Viviane Reding, vicepresidente e prima Commissaria europea responsabile della cittadinanza UE. "L'Unione europea esiste grazie ai suoi cittadini ed è al loro servizio. I cittadini si aspettano risultati concreti dall'Europa ed è quello che facciamo riducendo le tariffe roaming, tutelando meglio i diritti delle vittime di reati o ancora rendendo più facili gli acquisti online. Per continuare a fare la nostra parte e a farla nel modo migliore vogliamo sapere cosa ne pensano i diretti interessati ed è per questo che chiedo a tutti di dedicare qualche minuto per far sentire la loro voce: si tratta dei loro diritti e del loro futuro."
La prima relazione sulla cittadinanza europea, adottata dalla Commissione nel 2010, individua 25 interventi concreti per risolvere i problemi che ostacolano l'esercizio dei diritti dei cittadini europei, un programma di lavoro cui la Commissione ha dato sistematicamente seguito migliorando la tutela dei diritti di circa 75 milioni di persone vittime di reati in tutta l'Unione; riducendo le pratiche per l'immatricolazione dei veicoli in un altro Stato membro a vantaggio di 3,5 milioni di persone ogni anno e con un abbattimento totale dei costi di 1,5 miliardi di euro; eliminando le spese extra per l'uso della carta di credito e i riquadri già contrassegnati per gli acquisti online; tutelando meglio il diritto a un processo equo per tutti i cittadini dell'Unione, che interessa circa 8 milioni di procedimenti l'anno; chiarendo i diritti di proprietà per 16 milioni di coppie internazionali nell’UE..
Sussistono comunque ancora ostacoli all'esercizio della cittadinanza europea e la Commissione si mette all'ascolto dei cittadini per conoscere i problemi che questi incontrano quando circolano nell'Unione per motivi di lavoro, studio o vacanza, o quando esercitano i loro diritti elettorali e di consumatori. La Commissione vuole inoltre sapere come i cittadini immaginano l'Unione europea del 2020.
Nei prossimi quattro mesi (dal 9 maggio al 9 settembre 2012), sarà possibile partecipare alla consultazione rispondendo ad un breve questionario online: http://ec.europa.eu/your-rights-your-future.
(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea)
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