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UE, piani tariffazione stradale: serve equità per conducenti

17/05/2012
Spetta a ciascuno Stato membro decidere se e come introdurre diritti di utenza stradale, fino ad oggi alcuni Stati membri hanno scelto di usare un sistema di tariffazione stradale basato sulla distanza, mentre altri utilizzano un sistema basato su bolli autoadesivi con tariffe calcolate in base al tempo ed altri ancore non applicano alcuna tariffazione. Per esempio l'Austria, la Bulgaria, la Repubblica ceca, l'Ungheria, la Romania, la Slovenia e la Slovacchia dispongono, per le automobili private, di sistemi di tariffazione con bolli calcolati in base al tempo; mentre il Belgio sta lavorando per introdurre lo stesso sistema, i Paesi Bassi e la Danimarca invece discutono l'introduzione di sistemi di tariffazione stradale che includano anche le automobili private.

Nel corso degli anni però, i sistemi di tariffazione per le automobili private hanno dato origine a numerose denunce alla Commissione da cui è emerso che alcune norme UE non sono state rispettate. Per esempio nel 1996 l'Austria è stata costretta a modificare il suo piano per un sistema di bolli dopo che Commissione europea ha affermato che rilasciare unicamente bolli annuali sarebbe stato ingiusto nei confronti degli automobilisti stranieri.

Il vicepresidente Sim Kallas ha dichiarato: "La non discriminazione è un diritto fondamentale in base alla normativa UE. Un cittadino britannico o francese deve poter attraversare la Slovenia o il Belgio con la stessa facilità di un conducente residente. I sistemi di tariffazione stradale devono essere trasparenti ed equi per tutti."

La direttiva UE "Eurobollo" contiene un elenco trasparente dei costi che possono essere addebitati ai veicoli pesanti, quali i costi dell'infrastruttura e delle esternalità, come l'inquinamento atmosferico e acustico. Per le automobili private non esistono tali norme, tuttavia si applicano le disposizioni di base del trattato che vietano ogni discriminazione basata sulla nazionalità. Cosi, la Commissione europea ha pubblicato alcuni orientamenti che richiamano l'attenzione sul fatto che, ai sensi del diritto UE, i sistemi di tariffazione stradale non devono discriminare i conducenti stranieri: l'obiettivo l'obbiettivo essendo quello di assistere gli Stati membri che stanno studiando la possibilità di introdurre nuovi sistemi di tariffazione per l'uso delle automobili private.

La Commissione esprime cosi una netta preferenza per il sistema di pedaggio basato sulla distanza percorsa poiché è intrinsecamente più equo e più efficace nel calcolo del prezzo rispetto ad un sistema di "bolli adesivi" basato sulla durata. I sistemi di bollo hanno maggiori probabilità di causare ingiustificati problemi per i conducenti esteri che transitano semplicemente attraverso un paese, se non sono progettati con particolare attenzione. Se si utilizza un sistema di bolli basato sulla durata occorre rispettare determinate condizioni. La prima comporta che siano inseriti nel sistema bolli minimi a breve scadenza, come: bolli settimanali, mensili e annuali, disponibili per residenti e non residenti. Come seconda cosa la Commissione chiede un "rapporto di prezzo medio giornaliero" accettabile: il rapporto di prezzo medio giornaliero riporta il prezzo medio, espresso in prezzo giornaliero equivalente, pagato da utilizzando il bollo a scadenza più breve, ad esempio settimanale, rispetto al prezzo pagato da un residente che utilizza il bollo a scadenza più lunga, ad esempio un bollo annuale.

Sulla base dei sistemi attualmente in vigore, il prezzo medio giornaliero pagato da un non residente può variare da 2,5 a 8,2 volte il prezzo pagato da un residente. Questo valore sarebbe considerato il limite massimo di accettabilità. Per un confronto, il rapporto massimo consentito dalla direttiva "Eurobollo" dell'UE per gli autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada è 7,3. Possono esistere ragioni obiettive per una maggiore tariffazione del bollo a breve scadenza, come i costi amministrativi più elevati, costi che però devono essere giustificati e proporzionati. Infine i non residenti dovrebbero poter accedere con facilità ad informazioni chiare relative ai diritti d'utenza cosi come dovrebbero avere diverse opzioni di pagamento, incluse stazioni di pagamento facilmente accessibili al confine, nonché mediante telefono e siti web.

(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea)

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