Stretta creditizia: soffrono di più le piccole imprese
I PRINCIPALI RISULTATI
Dall’indagine condotta da Fondazione Impresa su un campione di 1.200 piccole imprese quasi una piccola impresa su due (il 43,3%) ha riscontrato difficoltà nell’accesso al credito.
Nel Nord Est le difficoltà di accesso al credito sono state maggiori (il 48,2% delle piccole imprese hanno incontrato difficoltà mentre le piccole imprese del Centro Italia hanno sofferto di meno: qui hanno avuto difficoltà 4 imprese su 10 (il 41,0%).
Il principale motivo di difficoltà d’accesso al credito riguarda la richiesta di garanzie eccessive (48,9%) mentre il 27,7% delle piccole imprese ha indicato tassi di interesse troppo elevati.
Le prospettive di accesso al credito indicano come il sentiment delle piccole imprese stia peggiorando. Più di una piccola impresa su due (il 55,4%) ritiene che avrà difficoltà ad ottenere credito.
A fine gennaio del 2012 il credito alle imprese si è fermato (+0,0% rispetto a gennaio 2011) e a febbraio è addirittura diminuito (-1,1%). Nel caso delle piccole imprese (meno di 20 addetti) si registra il terzo mese di contrazione e a febbraio il credit crunch è stato del 2,6%. Per le imprese più grandi si verifica una contrazione meno brusca (-0,7%).
RISULTATI GENERALI | Secondo l’indagine condotta da Fondazione Impresa su un campione di 1.200 imprese con meno di 20 addetti (metodo CATI) quasi una piccola impresa su due (il 43,3%) ha riscontrato difficoltà nell’accesso al credito. In particolare, il 24,7% delle piccole imprese ha incontrato “alcune difficoltà” ad ottenere credito, il 14,1% “molte difficoltà” e nel 4,5% dei casi, nonostante le necessità, il credito è stato negato.
DOVE | Le piccole imprese del Nord Est e del Nord Ovest hanno riscontrato più difficoltà rispetto a quelle del Centro e del Mezzogiorno. Nel Nord Est si sono verificate le maggiori difficoltà (48,2% delle piccole imprese); seguono le piccole imprese del Nord Ovest che hanno riscontrato difficoltà nel 45,2% dei casi. Al Sud e al Centro Italia nonostante le difficoltà riguardino comunque circa 4 imprese su 10 (rispettivamente 41,1% e 41,0%) il risultato è migliore della media italiana (43,3%).
RAGIONI DI DIFFICOLTA’ DI ACCESSO AL CREDITO | La richiesta di garanzie eccessive rappresenta il principale motivo di difficoltà d’accesso al credito (48,9%), seguono i tassi di interesse troppo elevati (27,7%). Nel Nord Ovest la richiesta di garanzie eccessive da parte delle banche è indicata addirittura da quasi 6 imprese su 10 (il 58,8%); nel Mezzogiorno tale incidenza scende al 40,6% e si rafforza la tesi dei tassi di interesse troppo elevati (34,4% rispetto alla media nazionale del 27,7%).
MOTIVAZIONI DELLA RICHIESTA DI CREDITO | La motivazione principale per la richiesta di nuovi crediti è rappresentata dalla necessità di sostenere l’azienda nella crisi e di sopperire alla mancanza di liquidità (57,1% dei casi). Tale aspetto è particolarmente evidente nel Centro (63,3%) e nel Mezzogiorno (60,0%). Nel Nord d’Italia, anche se la motivazione principale rimane quella del sostegno all’azienda nella crisi, emerge una maggiore propensione all’utilizzo di finanziamenti per i nuovi investimenti (rispettivamente 38,7% per il Nord Est e 37,0% per il Nord Ovest rispetto al 33,0% della media italiana).
PROSPETTIVE | Le prospettive di accesso al credito indicano come il sentiment delle piccole imprese stia peggiorando. In effetti più di una piccola impresa su due (il 55,4%) ritiene che avrebbe difficoltà ad ottenere credito se si recasse in banca: nello specifico il 37,8% sostiene che ci sarebbero alcune difficoltà, il 10,9% molte difficoltà e per ben il 6,7% delle imprese il credito sarebbe addirittura impossibile da ottenere.
RAFFRONTO CON DATI DESK E LE DIFFICOLTA’ DELLA PICCOLA IMPRESE | Dall’elaborazione dei dati della Banca d’Italia emerge una conferma di quanto rilevato dall’indagine di Fondazione Impresa. A fine gennaio del 2012 il credito alle imprese si è fermato (+0,0% rispetto a gennaio 2011) e a fine febbraio ha evidenziato il segno meno (-1,1% su stesso periodo del 2011). Nel caso delle piccole imprese (<20 addetti) si registra il terzo mese consecutivo di contrazione: -2,6% a febbraio contro appena il -0,7% per le imprese con più di 20 addetti. Da giugno 2011 a febbraio 2012, il tasso di crescita dei prestiti è passato dal +4,5% al -0,7% per le imprese con almeno 20 addetti e dal +3,1% al -2,6% per le piccole imprese.
Tra febbraio del 2011 e febbraio del 2012 I prestiti alle piccole imprese (< 20 addetti) sono diminuiti in tutte le regioni italiane; di più in Molise (-4,4%), Sardegna (-4,0%) e Toscana (-3,7%) mentre solamente in Trentino Alto Adige e in Sicilia si registrano contrazioni più contenute e al di sotto del punto percentuale (rispettivamente -0,8% e -0,9%).
(Fonte: Fondazione Impresa)
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