Anbi: si parla di prevenzione ma nulla e’ cambiato”
“Nelle prossime settimane – prosegue Gargano – dovremo affrontare una nuova stagione autunno-invernale, tradizionalmente ricca di piogge; tale evento meteorologico ha però assunto, negli anni più recenti, caratteristiche tali (maggiore violenza e concentrazione sul territorio) da rendere spesso inadeguate le reti di scolo del nostro Paese, come testimoniato da ripetuti episodi alluvionali anche tragici, che hanno già avuto un preoccupante prologo, pochi giorni fa, nel Veneto. Devo, purtroppo, ripetere gli stessi discorsi dello scorso anno … perché da allora nulla è cambiato. Sul territorio italiano, anno dopo anno, aumenta il rischio idrogeologico grave, provocato dalla crescente urbanizzazione, dal progressivo abbandono delle campagne e dei terreni montani, dalle mutate condizioni climatiche; ancora una volta, colpevolmente, ce ne accorgeremo alla prossima emergenza. E’ la stessa paradossale situazione vissuta dall’altra faccia della medaglia chiamata gestione delle acque di superficie: la siccità. Non se ne parla più e questo silenzio proseguirà fino alla prossima estate, quando l’emergenza idrica, probabilmente, si riproporrà, non essendone state intaccate le cause. E i fondi del Piano Irriguo Nazionale, destinati a progetti immediatamente cantierabili, sono sempre bloccati da questioni procedurali…”
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