Marina Punta Faro vuole essere vicina al mondo dei portatori di disabilità. Paola Piovesana ha infatti donato al Circolo Velico Alto Adriatico una barca a vela che sarà destinata ad effettuare corsi finalizzati al recupero delle persone svantaggiate. La donazione in occasione di un incontro con Paola Piovesana nella direzione portuale del Marina. Riunione alla quale hanno partecipato il presidente del Circolo, Marcello Pensa, e Uccio Piazza, promotore dell'iniziativa. Il Marina non è nuovo a iniziative destinate al sociale. Lo scorso anno infatti ospitò la presentazione di un progetto del giornalista Mino D'Amato per il soccorso ai bimbi vittime della dittatura. Stavolta l'aiuto è invece rivolto alle persone non normodotate. Non si tratta della prima esperienza in materia. Sono infatti già stati organizzati con successo crociere e corsi di navigazione a vela che hanno facilitato il recupero di persone disabili. Testimonial ne furono tra gli altri Giovanni Soldini, noto navigatore solitario, e Mauro Pelaschier, ora impegnato con Mascalzone Latino a Valencia. La barca donata dal Marina Punta Faro è un 595 Bravo, destinata all'iniziativa di recupero "Tutta Lignano – progetto 595". Si tratta di uno scafo lungo 5 metri e 95 centimetri, realizzato da Ferruccio Cadei, sul Lago d'Iseo, per le regate lacuali. Deriva fissa e scafo aperto, veniva impiegato anche alla mitica 100 miglia del Garda con l'ausilio dei trapezi, le imbragature che consentono all'equipaggio di appendersi sul bordo della barca sottovento per facilitarne il raddrizzamento sotto la spinta del vento, quindi migliorarne il rendimento. Il cantiere Cadei, che ora è diretto dalla figlia, giunto nella località balneare grazie al compianto Luciano Mainardi, giornalista - scrittore bresciano, ma friulano d'origine, grande supporter della vela lignanese, è noto a Lignano in quanto principale realizzatore italiano dei 420, le derive a vela da regata lunghe 4 metro e 20 centimetri, che da decenni sono utilizzate sulla spiaggia di Sabbiadoro da Elia Zoccarato e dai figli Alberto e Andrea per i corsi di avviamento alla navigazione eolica. Corsi ora gestiti per i più piccoli dallo Yacht Club Lignano, e che hanno sfornato e tuttora sfornano centinaia di appassionati, e la gran parte dei velisti agonisti lignanesi, e non, anche di lingua tedesca.



L'Ufficio Stampa