Coca-Cola: garantire prezzo arance di almeno 15 cent/kg
11/06/2012
L’approvvigionamento diventa piu’ facile se ci si assicura che ai produttori agricoli vengano corrisposti per le arance almeno 15 centesimi di euro al chilo, per permettere la copertura dei costi e la giusta remunerazione del lavoro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni sulle difficoltà di acquistare le arance per il succo in Italia dagli agrumicoltori della Piana di Rosarno-Gioia Tauro. Per una aranciata venduta sugli scaffali a 1,3 euro al litro, agli agricoltori - sottolinea la Coldiretti - vengono riconosciuti oggi solo 3 centesimi per le arance contenute mentre basterebbe pagarle qualche centesimo in piu’ ed aumentare di alcuni punti percentuali oltre il 12 per cento il succo di agrumi nelle bibite per rendere piu’ sostenibile la produzione per gli agricoltori ed i consumatori. In base di una legge nazionale ormai datata (Legge n. 286 del 1961) le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse – continua la Coldiretti - contengano appena il 12 per cento di succo di agrumi. Ogni punto percentuale di succo di arancia in piu’ oltre al 12 per cento corrisponde all’utilizzo di 25 milioni di chili in piu’ di arance pari a circa 560 ettari di agrumeto, mentre pagando le arance a 15 centesimi/chilo (il costo per la sola raccolta è di 6 centesimi/chilo), in un litro di aranciata ci sarebbero 6 centesimi di arance con la possibilità - continua la Coldiretti - di remunerare adeguatamente il prodotto e il lavoro per ottenerlo. L’aumento del succo contenuto nelle aranciate avrebbe anche positivi effetti per la salute con un aumento del consumo di frutta in Italia dove - conclude la Coldiretti - ci sono un milione di persone che non mangiano mai frutta, secondo una analisi Coldiretti/Censis, e si è verificato un preoccupante calo soprattutto tra i piu’ giovani.
(Fonte: Coldiretti)
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