Sicurezza stradale UE: nuove misure per riduzione incidenti
Decresciuto dell'11% nel 2010, il numero di vittime di incidenti stradali varia sensibilmente a seconda dello Stato membro. Tali orientamenti introdotti dalla Commissione hanno incoraggiato i paesi dell’Unione ad essere più proattivi nel migliorare la sicurezza stradale e hanno fortemente contribuito a ridurre in maniera significativa il numero delle vittime sulle strade. Purtroppo, anche se la maggior parte dei paesi ha raggiunto una riduzione a due cifre nel corso dell'anno passato, con i risultati migliori nel Lussemburgo (33%), Malta (29%), Svezia (26%) e Slovacchia (26%), resta ancora molto da fare.
Le misure adottate nel passato hanno permesso di salvare "quasi 100 000 vite" dal 2001 a oggi, nota Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e responsabile per i trasporti. Tuttavia, "ogni giorno sulle strade europee muoiono ancora cento persone", il che "resta inaccettabile". Il vicepresidente spiega inoltre il nuovo obiettivo: "ridurre il numero delle vittime della metà entro il 2020. Pertanto, faremo attenzione al tipo di veicoli che le persone utilizzano e a dove e come esse guidano".
Viene così inaugurato un programma di azione per la sicurezza stradale che evidenzia possibili miglioramenti da apportare ai veicoli, alle infrastrutture, e alla condotta dei conducenti. Gli orientamenti europei forniscono un quadro generale nel cui ambito possono essere avviate azioni concrete a livello europeo, nazionale, regionale o locale dal 2011 al 2020. Gli obiettivi strategici sono sette, tra cui la costruzione di strade più sicure, un rafforzamento della formazione e del sistema di rilascio delle patenti e una migliore applicazione di norme più severe. E' inoltre compresa una maggiore attenzione per i feriti e per i motociclisti. In fine la Commissione mira allo sviluppo di veicoli intelligenti ed al consolidamento delle misure di sicurezza per i mezzi pesanti e le automobili.
Per apportare un esempio, studi recenti condotti nel Regno Unito e in Germania indicano che fino al 10% delle automobili presentano, indipendentemente dalla fase del ciclo di vita, un difetto che impedirebbe il superamento dei controlli tecnici. Questa cifra è allarmante in quanto sottolinea il peso di tali difetti tecnici sull'elevato numero di incidenti stradali. Per tale motivo, la Commissione ha deciso di adottare nuove regole per rendere il sistema dei controlli tecnici più rigoroso ed estenderne la portata.
La normativa attuale dell'UE, che stabilisce norme minime per i controlli tecnici dei veicoli, risale al 1977 ed è stata oggetto soltanto di pochi aggiornamenti. Tuttavia, da allora le autovetture, la condotta degli automobilisti e la tecnologia hanno subito una profonda evoluzione.
(Fonte:Rappresentanza a Milano della Commissione europea)