Incendi: in sette mesi sono andati in fumo 19.000 ettari
Gli agricoltori sono allarmati per la recrudescenza del problema – avverte Confagricoltura –. La siccità e il grande caldo sicuramente agevolano l’autocombustione, ma la maggior parte degli incendi è di origine dolosa. In particolare in Sardegna, Campania, Calabria, Puglia, Toscana e Lazio, il Corpo Forestale registra le maggiori criticità”.
L’Organizzazione degli imprenditori agricoli esorta le autorità preposte (Corpo Forestale, Protezione, Civile, Vigili del Fuoco) a non abbassare la guardia, sia nella prevenzione, sia nell'attività antincendi vera e propria, ma anche in quella investigativa e di repressione (l'incendio boschivo è un delitto contro la pubblica incolumità e, come tale, perseguibile penalmente).
Confagricoltura ricorda che quasi i due terzi dei boschi italiani sono privati, e soprattutto degli agricoltori, che assolvono con continuità a precisi compiti di manutenzione, pulizia e selvicoltura, spesso insufficienti di fronte al dolo. La gran parte degli incendi interessa proprio le superfici boschive private (ma anche pascoli, allevamenti, strutture) con ripercussioni sui redditi e danni spesso irrecuperabili all'agro-ecosistema, che penalizzano tutta la collettività.
(Fonte: Confagricoltura)