Dopo otto volte alla Mostra del Cinema da attore (iniziando dal pluripremiato “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, il suo primo film da protagonista), il Lido di Venezia l’ha accolto quest’anno come regista. Luigi Lo Cascio ha infatti esordito alla 69a edizione dietro la macchina da presa con “La città ideale”(di cui è anche protagonista) nella sezione Settimana Internazionale della Critica.

“Un giallo morale”, è la definizione che l’attore e regista attribuisce al suo film. Protagonista è Michele Grassadonia (Lo Cascio), un uomo che dell’ecologia fa la sua ideologia. Nato e vissuto a Palermo sogna e cerca la sua città ideale trovandola a Siena che per luogo e storia diventa il suo nuovo life style. Non solo per vivere “green” in accordo con i migliori principi ecologici, ma soprattutto perché Siena diventa il luogo ideale per sperimentare una nuova vita. Ovvero riuscire a vivere in piena autosufficienza rinunciando a beni apparentemente necessari come l’acqua corrente o l’energia elettrica, rinunciando a muoversi in macchina e arrivando anche a raccogliere mozziconi di sigaretta per strada.

L’esperimento sembra funzionare fino a quando una notte di pioggia segnerà l’inizio del mistero: quella notte infatti Michele rimane coinvolto in una serie di avvenimenti confusi. Talmente misteriosi da far nascere il dubbio nella forte e determinata ideologia di Michele che aveva trasformato la sua vita in un’esperienza felice di integrazione nella città toscana.

Nel cast de “la città ideale” grandi attori come Roberto Herlitzka (a Venezia con “L’ultimo terrestre”) e Luigi Maria Burruano (“Il sangue dei vinti”, “Baaria”), Massimo Foschi (famoso doppiatore italiano), Aida Burruano (nella vita madre di Lo Cascio). Nel ruolo di protagonista femminile, Lo Cascio ha scelto Catrinel Marlon, la modella rumena che al cinema ha debuttato in “Tutti i rumori del mare” di federico Brugia.

Silvia Bolognini