Voci dal carcere
Il ragazzo ha un rapporto speciale con il capo delle guardie carcerarie, con lui si confronta anche sulle regole del penitenziario; divide la cella con un ergastolano e lavora alla raccolta differenziata dei rifiuti, impiego che gli permette di mantenere la sua famiglia di origine.
“Ho voluto usare il carcere e la mia capacità di relazionarmi con le persone e gli spazi della mia terra – ha precisato il regista napoletano – entrando in questo luogo di dolore con l’unico obiettivo di cercare di restituire agli spettatori, in modo fedele, l’esperienza dei protagonisti”. Muovendosi come se stesse girando un film di finzione ma senza calpestare il difficile campo della realtà, “Il gemello” tiene viva l’attenzione e fa crescere l’interesse minuto dopo minuto con micro avvenimenti regalati da un mondo particolare, quello del carcere, senza comunque alterare nulla.
Marra, oltre a girare numerosi documentari, ha diretto tre lungometraggi pluripremiati e particolarmente apprezzati dalla critica: “Tornando a casa”, miglior film della Settimana della Critica di Venezia nel 2001, “Vento di terra”, premio Fipresci a Venezia nel 2004 e film rivelazione della Semaine de la Critique di Cannes, “L’ora di punta”, passato in concorso alla Mostra del Cinema nel 2007.
Silvia Bolognini