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Commissione e industrie europee: promuovere settore robotica

24/09/2012
Commissione e industrie europee: promuovere settore roboticaMotore essenziale per la crescita e la competitività in Europa, la robotica è recentemente stata messa in primo piano quando la Commissione, l’industria e il settore accademico hanno gettato le basi per un partenariato pubblico-privato (PPP). Insieme alla Vicepresidente Neelie Kroes, rappresentanti dell’industria robotica europea e degli istituti di ricerca hanno firmato il 18 settembre un protocollo d’intesa. Esso rappresenta il primo passo verso il PPP che sarà realizzato nel 2013.

L'obiettivo di tale iniziativa è di sostenere le imprese europee e di promuovere il loro ruolo nel mercato globale del settore della robotica, il quale ammonta complessivamente a 15,5 miliardi di euro all’anno. Il partenariato permetterebbe di raggiungere utenti e mercati (sia attuali che potenziali), promuovendo allo stesso tempo la robotica nella stessa Unione europea.

In particolare, il PPP mira a sviluppare obiettivi strategici per la robotica in Europa e a promuoverne l’applicazione, a migliorare la competitività industriale europea tramite tecnologie innovative e ad intensificare le attività di networking della comunità della robotica. Tuttavia, il partenariato intende anche fornire prodotti e servizi di robotica che aiutino ad affrontare le sfide sociali di oggi e del futuro, cioè contribuendo allo sviluppo delle politiche del settore e affrontando questioni etiche, giuridiche e sociali.

Da un recente studio di Eurobarometro, è emerso che oltre due terzi dei cittadini dell’UE (ossia il 70%) ha un’opinione positiva sui robot. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio concorda sul fatto che essi siano necessari poiché possono svolgere lavori troppo faticosi o pericolosi per gli esseri umani (88%) e che il loro impiego abbia risvolti positivi a livello sociale perché aiutano le persone (76%).

Attualmente, in Europa, l'industria della robotica ottiene risultati molto positivi. A livello mondiale, essa rappresenta circa un quarto della produzione totale della robotica industriale e circa la metà dei servizi professionali di robotica. Grazie all’impiego di un milione di robot industriali è stato possibile creare o mantenere tre milioni di posti di lavoro a livello mondiale, e, nei prossimi anni, si prevede una crescita del 40% dei mercati nazionali e dei servizi professionali del settore. Entro il 2020 la robotica dei servizi potrebbe raggiungere un volume di mercato superiore ai 100 miliardi di euro l’anno.

Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Agenda digitale, ha affermato che “un settore della robotica solido è fondamentale per la futura competitività dell’Europa. Espandere la nostra industria robotica vuol dire creare nuovi posti di lavoro e un’industria manifatturiera competitiva”.

Negli ultimi cinque anni la Commissione ha finanziato oltre 120 progetti di ricerca sulla robotica con circa 600 milioni di euro. Tali creazioni affrontano problemi come la comprensione di situazioni reali, la percezione della realtà mediante sensori artificiali (informazioni visive e tattili computerizzate, ecc.) e azioni “fisiche” come afferrare oggetti o muoversi negli spazi della vita quotidiana.

La Commissione europea sostiene inoltre gli studi sulla robotica nell’ambito dei suoi programmi di finanziamento per la ricerca e l’innovazione. Il Parlamento europeo e il Consiglio stanno ora discutendo la proposta della Commissione su Orizzonte 2020. Nel periodo 2014-2020 e con un bilancio indicativo di 80 miliardi di euro, il programma rientra tra le azioni volte a dare un nuovo impulso alla crescita e all’occupazione. Difatti, promuovere e concentrarsi sugli impegni assunti nell’ambito della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione è uno dei principali aspetti dell’Agenda digitale europea.

(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea)

nella foto: Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Agenda digitale

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