Tempi pagamento a piccole imprese: più di 100 gg di attesa
PRINCIPALI RISULTATI
I tempi medi di pagamento dei clienti privati sono pari a 77,1 giorni mentre nel caso della Pubblica Amministrazione le piccole imprese devono attendere 104,5 giorni.
Con la PA sono l’artigianato (127,1 giorni) e le piccole imprese manifatturiere (121,8 gg) a soffrire di più dei ritardi, così come le piccole imprese del Sud (112,8 gg) e del Nord Est (108,3 gg).
Le piccole imprese stanno attuando politiche per ridurre i tempi di incasso (35%) e, con riferimento ai ritardi della PA, il 22,7% delle imprese sta utilizzando le misure di contrasto definite dal Governo (certificazione dei crediti e compensazione crediti-debiti).
Questi i principali risultati dell’indagine condotta da Fondazione Impresa sui tempi di pagamento delle piccole imprese (campione di 1.200 imprese con meno di 20 addetti).
RISULTATI GENERALI | Le piccole imprese soffrono dei problemi di liquidità generati dal fenomeno dei ritardi di pagamento. Se i clienti privati pagano le piccole imprese in 77,1 giorni nel caso della Pubblica Amministrazione i tempi superano i 100 giorni (104,5 per l’esattezza).
IN QUALI SETTORI | Per i pagamenti della Pubblica Amministrazione attendono di più le imprese artigiane (127,1 giorni) e le piccole imprese manifatturiere (121,8 giorni); va leggermente meglio per le imprese dei servizi che attendono 105,7 giorni mentre nel commercio i tempi “scendono” a 83,0 giorni.
Nelle transazioni commerciali tra privati sono sempre le imprese artigiane a soffrire di più (89,3 giorni i tempi medi per l’incasso); seguono la piccola impresa manifatturiera (84,5 giorni), i servizi (77,0 giorni) e il commercio (41,9 giorni) che si conferma il comparto che risente di meno della problematica.
DOVE | La questione dei tempi di pagamento trova più difficoltà nel Mezzogiorno dove una piccola impresa deve attendere in media 112,8 giorni per incassare le prestazioni effettuate con la PA ma anche nel Nord Est dove si registrano 108,3 gg di attesa con la PA e 80 gg nelle transazioni con i privati.
POLITICHE PER RIDURRE I TEMPI DI PAGAMENTO | Per superare la piaga del ritardo dei pagamenti quasi 4 imprese su 10 (il 35,0%) hanno adottato misure specifiche per l’incasso come pagamenti a vista/richieste d’anticipo (70,3%), la stipula di polizze a copertura degli insoluti (20,3%) e procedure di recupero del credito (9,4%). Di converso, quasi 1 impresa su 2 (il 47,9%) non ha studiato ancora misure per risolvere i problemi di liquidità mentre meno di 2 imprese su 10 (il 17,1%) non ha difficoltà nel riscuotere i crediti.
Sono proprio le imprese che soffrono di più dei ritardi di pagamento (artigianato e piccola impresa manifatturiera) ad aver adottato con più decisione le misure per accorciare i tempi d’incasso: il 48,2% delle piccole imprese manifatturiere e il 45,8% di quelle artigiane contro un dato medio del 35,0% (totale settori).
GRADO DI CONOSCENZA MISURE INTRODOTTE DAL GOVERNO | Fondazione Impresa ha altresì indagato sul grado di conoscenza delle misure introdotte dal Governo per rimediare alla questione dei ritardi di pagamento della PA nei confronti delle imprese (certificazione dei crediti e misure per anticiparne la riscossione). Il 22,7% delle imprese si è già informato o ha avviato le pratiche per ottenerne la certificazione dei crediti mentre 4 imprese su 10 non conoscono ancora come beneficiarne o devono informarsi. Un’altra fetta di imprese (il 22,8%) ha invece dichiarato di non essere interessato alle misure introdotte dal Governo mentre il 14,5% ritiene che si tratti di procedure troppo complesse.
SPIRAGLI POSITIVI? TEMPI DI PAGAMENTO IN DIMINUZIONE, MA LONTANI DA OBIETTIVI UE | Nel I semestre 2012 si è verificata una diminuzione dei tempi di attesa: 104,5 gg quelli della PA (contro i 122,3 gg del II sem. 2011) e 77,1 gg. nelle transazioni commerciali con i privati (contro i 86,5 gg precedenti). Tuttavia, come richiamato nelle tabelle seguenti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (I sem 2011) i tempi di pagamento sono comunque più elevati (di 12,4 giorni nel caso della PA e di 30,2 giorni nel caso dei privati) e lontani dagli obiettivi dell’Unione Europea che con la direttiva sui pagamenti prevede saldi a 30 giorni o al massimo 60 giorni. Si auspica che il lancio della campagna europea contro i ritardi di pagamento (tappa italiana il 5 ottobre 2012 a Roma) contribuisca ad una veloce applicazione della direttiva europea sui pagamenti.
(Fonte: Fondazione Impresa)
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