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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Si estende la rete delle "sentinelle del disagio"

09/10/2012
800.200.288: questo è il numero telefonico, che permetterà alle donne in difficoltà del territorio di Marcon, in provincia di Venezia, di poter ascoltare la voce di un’operatrice volontaria della locale Camera del Lavoro. Lo scopo è quello di permettere l’esternazione del disagio o di difficoltà derivanti da problematiche legate a violenza (nel senso più ampio del termine), a discriminazioni lavorative, a disagi personali o familiari ed a riceverne quindi l’orientamento adeguato.

“E’ un servizio nato in CGIL alla fine degli anni ‘90 nel territorio veneziano e che da qualche anno si è allargato anche a Chioggia. All’inizio, le telefonate riguardavano principalmente casi di violenza, ma da un po’ di tempo molte sono le donne, che vi si rivolgono per problematiche legate a discriminazioni nel lavoro e ciò è sintomatico del periodo di crisi, in cui stiamo vivendo” spiega Teresa Dal Borgo della Segreteria CGIL Metropolitana di Venezia, con delega al Coordinamento Politiche di Genere e Pari Opportunità.

“Abbiamo scelto di allargare questo servizio al territorio marconese, perché vi è un’Amministrazione sensibile a queste problematiche ed anche perché – continua la Dal Borgo – è il comune con la popolazione più giovane dell’area veneziana e quindi è possibile investire sul futuro.”

“E’ un utile servizio di supporto – commenta Andrea Follini, sindaco di Marcon – E’ importante che una voce ascolti le richieste del territorio. Ci sarà la necessità – aggiunge Follini – di porre soprattutto attenzione al mondo del lavoro, viste le difficoltà che ricadono soprattutto sulle donne.”

Il servizio, attivo ogni lunedì dalle ore 9.00 alle 12.00, si avvarrà anche della rete di soggetti sindacali, dell’analogo servizio del Comune di Venezia.

Alle chiamate risponderà una voce anonima (le operatrici si fanno chiamare solo per nome e non ricevono le persone in sede); così si spera di aiutare a superare l‘iniziale imbarazzo. “Se qualcuno ascolta – sottolinea Giampietro Puleo, assessore alle politiche sociali del comune marconese - c’è più coraggio e fiducia.”

Ora bisogna far conoscere l’esistenza di questo importante servizio, coinvolgendo in primo luogo gli organismi scolastici fin dagli asili nido ed i medici.

“Dovrebbe cambiare il linguaggio che può produrre violenza – sottolinea l’assessora alle pari opportunità, Claudia Bonotto – e, in questo, la pubblicità non ha certo una funzione educativa.”

“Purtroppo il linguaggio non è cambiato, lo vediamo anche nell’informazione e siamo particolarmente attente a ciò che si scrive”: questo il commento amaro di Teresa Dal Borgo.

“La violenza è la strada più semplice, più veloce e colpisce non solo la vittima, ma tutto il nucleo dei soggetti, che con essa interagiscono - analizza Katia Dal Gesso, responsabile e coordinatrice delle operatrici – La violenza è trasversale, viene compiuta da chi in genere ha già subìto violenza nell’età infantile e viene permessa da chi, a sua volta, la subisce e tace. Dall’inizio dell’anno, però, sono un centinaio le richieste nell’area veneziana: riguardano principalmente il disagio personale e quello lavorativo. La violenza infatti – continua Katia – non è solo aspetto fisico, ma è anche discriminazione lavorativa, non riconoscimento di diritti fondamentali per la persona.”

Il nuovo servizio è stato definito “sentinella del disagio”, affinchè le difficoltà delle donne trovino voce, quella voce che, purtroppo per molte, rimane strozzata in gola.

Cristina De Rossi

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