UE modifica bilancio a favore di studenti, scienziati e ONG
Si calcola che siano necessari nove miliardi di euro supplementari per far fronte alle richieste di pagamento e rispettare gli obblighi, soprattutto nei settori fondamentali per la crescita e l'occupazione.
Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: "Questo non vuol dire che la Commissione chiede più fondi, ma che gli Stati membri devono onorare i propri impegni, evitando di interrompere i versamenti a favore degli studenti che partecipano al programma Erasmus o gli esborsi destinati alle regioni più povere attraverso i fondi di coesione. Questi pagamenti sono indispensabili per rilanciare la crescita e creare posti di lavoro in tutta l'Unione".
I continui tagli al bilancio creano non pochi problemi e la situazione non permette di rispettare gli impegni assunti. Il Consiglio e il Parlamento europeo devono assumersi le proprie responsabilità, poiché hanno votato un bilancio UE inferiore alle effettive necessità. Poiché la penuria di fondi colpisce soprattutto l'istruzione, la ricerca, l'occupazione e lo sviluppo regionale, l'Europa deve investire nella crescita. I livelli degli ultimi bilanci UE sono nettamente inferiori alle stime della Commissione. Inoltre, alla fine dell'anno scorso sono pervenute richieste di pagamenti pari a 5 miliardi di euro non coperte nel 2011. Il riporto di questa somma costituisce quindi un ulteriore aggravio per un bilancio 2012 già decurtato.
Il programma Erasmus ha bisogno di altri 90 milioni di euro e rischia di dover ridurre drasticamente il numero di posti offerti agli studenti o l'entità delle borse di studio, con effetti particolarmente gravi per gli studenti provenienti da situazioni familiari sfavoriti.
Per i programmi di ricerca, la Commissione ha bisogno di altri 423 milioni di euro, in parte per adempiere i pagamenti in tempo ed evitare di dover versare interessi di mora. La parte rimanente di questi fondi supplementari coprirà i prefinanziamenti di progetti per i quali è già stato sottoscritto un accordo. Non rispettare le scadenze significherebbe rimandare l'avvio di progetti fondamentali per la futura competitività dell'Europa nel mondo globalizzato.
Gli importi più elevati, tuttavia, sono quelli richiesti per le regioni europee nell'ambito della politica di coesione e dello sviluppo rurale, circa otto miliardi di euro di pagamenti supplementari. Tutti questi progetti migliorano le condizioni di vita dei cittadini dell'Unione offrendo loro migliori competenze e prospettive occupazionali o creando infrastrutture nei settori dei trasporti e dell'energia.
L'incidenza di questo bilancio rettificativo sui contributi degli Stati membri dell'UE sarà tuttavia ammortizzata dall'aumento delle entrate provenienti da altre fonti.
n ella foto: Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso
(Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea)