"Sulla difesa idrogeologica, basta con la doppia morale della politica, fatta di dibattiti sterili, se non addirittura surreali; abbiamo conoscenze a sufficienza e soluzioni concrete. Bisogna solo decidere dove fare andare il Paese; noi pensiamo ad un modello di sviluppo, al cui centro ci sia il territorio."

Lo afferma il presidente A.N.B.I., Massimo Gargano, a margine di un convegno svoltosi a Viterbo.

Gargano non manca di citare esempi concreti: "Irriframe è una risposta già operativa alla richiesta di ottimizzazione d’uso della risorsa idrica in agricoltura, così come il Piano per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico è la pratica indicazione di interventi, che ridurrebbero il pericolo di eventi catastrofici, a fronte dei quali, ogni anno, il nostro Paese spende 3 miliardi e mezzo di euro per riparare i danni. Basti pensare ai danni causati dagli eventi alluvionali delle scorse settimane: 30 milioni nel Lazio, 220 milioni in Umbria, 350 milioni in Toscana, 50 milioni in Veneto alla sola rete idraulica dei consorzi di bonifica. Il Piano A.N.B.I. 2012 prevede 2.943 interventi immediatamente cantierabili per un investimento complessivo di 6.812 milioni di euro, finanziabili con mutui quindicennali. E’ quantomai opportuno investire in prevenzione, creando così anche nuovi posti di lavoro."

Conclude Gargano: "Si deve superare il Patto di Stabilità, che non può più essere un alibi. I consorzi di bonifica non lo devono rispettare; le risorse potrebbero quindi essere affidate loro direttamente, nell’ambito ovviamente di una concertazione con gli enti territoriali; tali finanziamenti sarebbero anche esenti I.V.A. e quindi utilizzabili completamente per interventi di salvaguardia del suolo."