Nasce Europe Direct, rete informativa di nuova generazione
Il bando per l'apertura dei centri italiani, scaduto lo scorso settembre, ha attestato una partecipazione da record: con 170 candidature l'Italia è risultata essere il Paese con la più grande partecipazione in Europa. Questo segnale può essere interpretato alla luce dei dati elaborati nelle recenti indagini dell'Eurobarometro, secondo le quali il 67% degli italiani desidera ricevere una migliore informazione circa l'attività dell'Unione. La nuova rete svolgerà dunque nel nostro paese un ruolo cruciale, considerando anche il disincanto della popolazione nei confronti delle istituzioni europee acuitosi in concomitanza della crisi economica e sociale. A tal proposito la Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per la Giustizia, i Diritti fondamentali e la Cittadinanza, Viviane Reding ha dichiarato: "La nuova rete di centri d’informazione Europe Direct che entrerà in attività quest’anno continuerà a spiegare ai cittadini, nella loro lingua, quali sono le ripercussioni delle politiche europee a livello locale. Il caso dell’Italia illustra perfettamente l’importanza di questa rete: le candidature per gestire un centro Europe Direct sono state 170, con un aumento del 24% rispetto al bando precedente. Questo incremento dimostra l’interesse concreto delle realtà presenti sul territorio, a livello sia locale che nazionale, a rafforzare la collaborazione con l'UE a beneficio dei cittadini".
La selezione dei nuovi punti Europe Direct permetterà una copertura capillare del territorio italiano, grazie alla presenza di almeno un centro in ciascuna Regione e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Una particolare attenzione è dedicata al Meridione: Sicilia e Campania con quattro uffici ciascuna e Puglia e Calabria con tre sono le Regioni con il maggior numero di centri Europe Direct sul proprio territorio. La grande partecipazione registrata dal bando di concorso ha comportato una forte competizione e una selezione serrata che garantirà per il futuro servizi di qualità elevata. La scelta dei nuovi centri ha bilanciato continuità e rinnovamento, rispettivamente perseguiti al 70% e al 30%, coerentemente con la media degli altri paesi dell'Unione. Caratteristica tipica del nostro paese rimane invece l'eterogeneità degli enti ospitanti dei centri, che comprendono amministrazioni pubbliche e locali, associazioni del terzo settore e università.
nella foto Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea
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Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea