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Nasce Centro europeo per lotta a criminalità informatica

23/01/2013
Nasce Centro europeo per lotta a criminalità informaticaOgni giorno circa un milione di persone è vittima di varie forme di criminalità informatica. Indagini condotte a livello mondiale circa le frodi, gli abusi sui minori e altri reati online hanno mostrato che le vittime di attività criminali informatiche perdono ogni anno circa 290 miliardi di euro e che le forze di polizia nazionali hanno bisogno di maggiore supporto per contrastare questo genere di crimini. Un recente sondaggio dell’Eurobarometro afferma che i cittadini europei sono tutt'oggi molto preoccupati circa la questione della sicurezza informatica, infatti, il 12% degli utenti di Internet è stato vittima di frode online e l’89% non rivela informazioni personali online.

In risposta a questi dati la Commissione aveva annunciato l'intenzione di creare, all’interno de ‘La strategia di sicurezza interna dell’UE in azione’, un Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica e in questa direzione la Commissaria agli Affari Interni Cecilia Malmström aveva dichiarato: “Il Centro per la lotta alla criminalità informatica darà un forte impulso alla capacità dell’UE di combattere la criminalità informatica e proteggere una rete internet libera, aperta e sicura. I criminali informatici sono intelligenti e veloci nell’utilizzare le nuove tecnologie per scopi criminali; il Centro ci aiuterà a diventare ancora più intelligenti e veloci al fine di contribuire a prevenire e combattere i reati informatici”,

Così, l'11 gennaio, presso la sede dell'Europol all'Aia, è stato inaugurato il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (EC3) con l'obiettivo di proteggere i cittadini dai reati informatici attraverso l'integrazione tra le proposte legislative relative agli attacchi contro i sistemi d'informazione e la direttiva contro lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile online adottata nel 2011.

L’apertura del Centro europeo (EC3) è caratterizzata da una svolta nell'approccio dell'UE nei confronti della criminalità informatica in quanto verranno riunite informazioni e competenze e si fornirà maggior sostegno alle indagini penali, con l'obiettivo di promuovere soluzioni a livello comunitario.

L'attività dell’EC3 si concentrerà prevalentemente sulle attività online della criminalità organizzata, in particolare, sullo sfruttamento sessuale dei minori, gli attacchi diretti contro l’e-banking e altre attività finanziarie, e i reati che colpiscono i sistemi di informazione e delle infrastrutture dell’UE.

Allo stesso tempo, il Centro EC3 s'impegnerà a promuovere la ricerca e lo sviluppo, il controllo da parte delle autorità incaricate per una corretta implementazione della legge, una corretta valutazione delle minacce attraverso il contributo di giudici e pubblici ministeri e il monitoraggio continuo delle tendenze per dar vita a previsioni e sistemi di allarme rapido.

Inoltre, l’EC3 dovrà raccogliere e gestire i dati relativi alla criminalità informatica in modo da fornire un supporto alle indagini delle unità di contrasto degli Stati membri (contro l'abuso sessuale e le frodi online) al fine di perseguire e combattere un maggior numero di indiziati e reti informatiche criminali.

Troels Oerting, Capo del Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica, ha dichiarato: “Nella lotta alla criminalità informatica, priva di confini per natura e caratterizzata da una grande abilità dei criminali a nascondersi, è necessaria una risposta flessibile e adeguata. Il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica è stato istituito per fornire queste competenze in qualità di centro di fusione e di sostegno operativo, investigativo e forense, ma anche grazie alla propria capacità di mobilitare tutte le risorse degli Stati membri dell’UE necessarie a mitigare e ridurre le minacce provenienti dai criminali informatici, ovunque essi operino”.

Nella foto la Commissaria agli Affari Interni Cecilia Malmström

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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