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Il funzionamento dell'Unione europea

23/01/2013
Il funzionamento dell'Unione europeaQuando si parla di Unione europea è necessario far riferimento alle sue istituzioni e relative funzioni ed è impreciso sostenere che "l'Unione europea ci impone tagli e austerità" senza tener ben presente il ruolo di ognuno dei suoi organi.

Facciamo un po' di chiarezza: tre sono le principali istituzioni che partecipano al processo legislativo nell'UE: il Parlamento europeo, che rappresenta i cittadini dell'UE ed è eletto direttamente da essi; il Consiglio dell'Unione europea, che rappresenta i governi dei singoli Stati membri; la Commissione europea, che rappresenta gli interessi dell'Europa nel suo complesso. Queste tre istituzioni elaborano insieme le politiche e le leggi che si applicano in tutta l'Unione. A queste se ne aggiunge una quarta istituzione, il Consiglio europeo. Composto dai capi di Stato e di governo dei singoli Stati membri, esso fissa le priorità generali dell'UE e definisce gli orientamenti politici generali. In linea di principio, il Consiglio europeo definisce le priorità politiche generali, la Commissione propone i nuovi atti legislativi, che il Parlamento europeo e il Consiglio devono adottare. La Commissione e i paesi membri applicano poi le norme, e la Commissione si assicura che vengano applicate e fatte rispettare correttamente.

La Commissione europea che rappresenta e tutela gli interessi dell'UE nel suo insieme è l'organo preposto a preparare le proposte per nuove normative europee gestendo il lavoro quotidiano per l'attuazione delle politiche e l'assegnazione dei fondi. La Commissione ha il diritto d'iniziativa, ossia può proporre atti legislativi con l'obiettivo di difendere gli interessi dell'UE e dei suoi cittadini nelle questioni che non possono essere gestite efficacemente a livello nazionale, regionale o locale. Quando la Commissione avanza una proposta, cerca di soddisfare la più ampia gamma di interessi. Congiuntamente al Consiglio e al Parlamento, la Commissione stabilisce le priorità di spesa a lungo termine dell'UE all'interno del quadro finanziario dell'Unione. Prepara inoltre un bilancio annuale da fare approvare al Parlamento e al Consiglio e controlla come i fondi stanziati dall'UE vengono spesi, ad esempio dalle agenzie e dalle amministrazioni nazionali e regionali. La Commissione gestisce, in cooperazione con gli Stati membri, anche i fondi per le politiche europee (ad esempio lo sviluppo agricolo e rurale) e programmi come l'Erasmus. In qualità di custode dei trattati, la Commissione verifica che ogni paese membro applichi correttamente il diritto dell'UE.

Eletti direttamente a suffragio universale ogni 5 anni, i membri del Parlamento europeo rappresentano i cittadini dell'UE. Il Parlamento europeo ha tre funzioni principali: discutere e approvare le normative europee congiuntamente al Consiglio; controllare le altre istituzioni dell'UE, in particolare la Commissione, per accertarsi che agiscano democraticamente; discutere e adottare il bilancio dell'UE congiuntamente al Consiglio.

Esiste anche il Consiglio dell'Unione europea che è l’istituzione che riunisce i rappresentanti dei governi degli Stati membri, cioè i ministri di ciascuno Stato membro competenti in un determinato ambito. Vi sono dieci formazioni del Consiglio, che coprono l’insieme delle politiche dell’Unione. Il Consiglio, insieme al Parlamento europeo, è il legislatore dell’Unione. Nella maggior parte dei casi, il Consiglio può legiferare soltanto sulla base di proposte che gli sono presentate dalla Commissione europea.

In conclusione è importante sfatare l'erronea e diffusa credenza di molti cittadini europei convinti che l'Europa s'imponga con forza e dall'alto. In realtà, proprio per la sua struttura e il suo funzionamento, le decisioni europee non sono altro che il frutto di un processo di collaborazione e confronto che coinvolge proprio gli attori che rivestono i ruoli politici più importanti di tutti gli Stati membri.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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