Vola commercio in campagna +57% imprese
24/01/2013
In controtendenza rispetto all`andamento generale del commercio al dettaglio e al drammatico dato di chiusura delle imprese fornito da Unioncamere, nel 2012 volano gli acquisti diretti dal produttore, con un aumento del 57 per cento rispetto allo scorso anno delle imprese agricole dove è possibile acquistare direttamente. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Swg sugli accreditamenti di Campagna Amica, in occasione della diffusione dei dati Istat sul commercio al dettaglio a novembre, dai quali si evidenzia un calo su base annua della spesa alimentare (-2 per cento), maggiormente accentuato nei piccoli negozi (-3,8 per cento) ma anche nella grande distribuzione (-1,8 per cento) mentre crescono solo i discount alimentari (+1,2 per cento). Un vero e proprio boom - precisa la Coldiretti – quello fatto registrare dai mercati degli agricoltori dove fanno regolarmente la spesa 7 milioni di italiani e altri 14 lo hanno fatto almeno una volta. Una opportunità resa possibile dal fatto che in Italia sono presenti quasi 7.000 punti vendita di Campagna Amica gestiti direttamente dagli agricoltori dei quali 1.105 mercati degli agricoltori, 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 178 botteghe (www.campagnamica.it). I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono nell’ordine secondo una indagine Coldiretti/Swg la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, ma non manca l’interesse per i prodotti non alimentari come ad esempio gli agricosmetici. A fare la spesa direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori sono per il 68 per cento donne con una presenza maschile molto piu’ elevata rispetto alla media, il livello di istruzione è medio alto per il 68 per cento degli acquirenti. L’età è inferiore ai 54 anni nel 64 per cento dei casi mentre lo status sociale ed economico è medio alto nell’82 per cento dei casi, secondo l’indagine Coldiretti/Swg. Un risultato che evidenzia come il risparmio sia solo una delle ragioni che spinge all’acquisto e che la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto.
Fonte: Coldiretti
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