Quotazioni riso insoddisfacenti. Preoccupa import
I prezzi all’origine sono più bassi del 30% rispetto ad ottobre 2012, anche a causa di una produzione cresciuta del 10% nel momento in cui la domanda dell’industria risiera risente di una contrazione dei consumi finali dell’1%.
“Se il prezzo di mercato non si riprenderà nei prossimi mesi, non c’è da stare allegri - ha commentato Giuseppe Ferraris, presidente della Federazione nazionale Risicoltura - Si stanno affacciando nel mercato europeo nuovi Paesi fortemente esportatori, come il Myanmar (ex Birmania) e il Paraguay”. Ad avviso di Confagricoltura non va sottovalutata poi l’India che ha ripreso ad esportare su larga scala le varietà “indica”; la prospettiva di una svalutazione ‘pilotata’ di tutte le monete asiatiche rispetto all’euro, renderà ancora più competitive le importazioni in Europa di riso proveniente da quella parte del globo.
“La produzione di risone - ha concluso il rappresentante di Confagricoltura - non può continuare a muoversi in ordine sparso in un mercato di cui l’industria risiera mantiene saldamente il controllo e in cui i risicoltori non hanno peso sufficiente per incidere sui prezzi. Le cooperative ed i consorzi di vendita del risone sono già pronti ad offrire, per la corrente campagna, a tutti i risicoltori gli strumenti agevolati e le modalità di commercializzazione di cui beneficiano i propri soci per immettere sul mercato la produzione nel momento migliore”.
Fonte: CONFAGRICOLTURA