Commissione annuncia il Quarto Pacchetto Ferroviario
L'accesso di nuovi concorrenti al settore non solo incentiverebbe l'innovazione ed il miglioramento dei servizi offerti dalle imprese, ma garantirebbe ai consumatori una più ampia scelta fra gli operatori. Attualmente, l'Italia ha già cominciato il processo di liberalizzazione, aggiungendo una nuova impresa ferroviaria a quella nazionale. Con l'adozione del Quarto Pacchetto si auspica, in Italia come negli altri Stati Membri, un incremento degli operatori ed un conseguente miglioramento dell'offerta. Le imprese, in una situazione di competitività dovuta a un mercato unico, sarebbero infatti incentivate a migliorare i loro servizi per assicurarsi una parte della domanda. Inoltre, con una maggiore liberalizzazione e l'inserimento di nuove imprese nel mercato, si prospetta l'aumento di nuovi posti di lavoro nel settore.
Oltre alla liberalizzazione, fra gli obiettivi più importanti, è da menzionare la riduzione delle spese amministrative delle compagnie che, facilitando l'ingresso di nuovi attori nel settore, aumenterebbe la competitività del mercato. Con le direttive proposte, si prevede infatti una riduzione del 20% dei tempi d'inserimento ed un risparmio complessivo di circa 500 miliardi di euro entro il 2025.
Sempre al fine di facilitare e garantire un accesso equo alla rete, la Commissione propone la separazione operazionale e finanziaria fra i gestori delle infrastrutture e le imprese ferroviarie. L'attuale Pacchetto permette infatti la permanenza di holding solo a condizione di una loro separazione giuridica, finanziaria ed operativa.
Infine, per migliorare il coordinamento fra Stati Membri, viene proposto l'aumento dei poteri dell'Agenzia Ferroviaria Europea. Questa costituirebbe l'unico ente per l'ammissione dei mezzi sul mercato e per il rilascio dei certificati di sicurezza agli operatori. In maniera generale, le direttive prevedono anche una centralizzazione della gestione della rete ferroviaria per garantire condizioni di accesso eque.
Oltre agli obiettivi legati alla competitività, all'efficienza delle norme e a una struttura funzionante, la Commissione prevende un ampiamento concreto della rete ferroviaria europea.
Già in precedenza, l'Unione europea ha legiferato su temi riguardanti la gestione del mercato ferroviario. Un esempio fra tutti, quello del Secondo Pacchetto del 2004, con il quale fu stabilita l'Agenzia Ferroviaria Europea al fine di armonizzare gli standard tecnici dell'Unione. Tuttavia, le differenze legislative fra i mercati nazionali e gli elevati costi amministrativi continuano a rappresentare un grande ostacolo all'accesso di nuove compagnie al settore ferroviario, minando gravemente la competitività del mercato.
È dunque in considerazione della situazione attuale del sistema dei trasporti dell'Unione, che la Commissione ha proposto il Quarto Pacchetto.
Saranno ora il Parlamento e gli Stati Membri a decidere sull'adozione del Quarto Pacchetto.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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