A San Valentino coppie gratis alla mostra Pietro Bembo
L'iniziativa decisa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo era quasi d'obbligo: come la mostra ben illustra, Pietro Bembo è stato il primo letterato a descrivere le pene d'amore, sia al maschile che al femminile. Sino al suo capolavoro letterario, gli "Asolani". Per un maschio era assolutamente disdicevole raccontare, e forse anche provare, pene d'amore. Con il suo libro, questi sentimenti divengono oggetto di struggimenti descritti senza alcuna remora. Per l'epoca fu quasi una rivoluzione culturale.
In mostra a descrivere questi stessi sentimenti, con il pennello e la capacità introspettiva di un vero genio, è un'opera del Giorgione dove vengono dipinti due giovani. L'uno, in primo piano, è sognante, malinconico e stringe in mano un melangolo, frutto simbolo dell'amore nelle sue diverse sfaccettature. Alle sue spalle, rubizzo e fiero, un secondo giovane affronta con tono assai diverso la passione amorosa, a simboleggiare l'amore sensuale, fisico, che non si pone tropi problemi. Due facce di un medesimo sentimento, meravigliosamente raccontate sia dalla scrittura del Bembo che dal pennello del Giorgione. A rappresentare stati d'animo comuni a tutti gli innamorati. Che, per questo, sono graditi, e gratuiti, ospiti in mostra, nella giornata loro dedicata.