Aiuti di Stato: l'Europa riparte dai servizi pubblici
Le nuove linee guida, definite "Pacchetto Almunia" dal nome del Vicepresidente della Commissione alla Concorrenza, aggiornano la versione precedente del 2005, il cosiddetto "Pacchetto Monti-Kroes", che avevano in precedenza definito le regole per sovvenzionare le imprese in difficoltà finanziaria, a patto di una ridefinizione strutturale del piano aziendale. Il Pacchetto Almunia aggiorna queste regole in base alle recenti normative in materia di servizi d'interesse economico generale, adottata tra dicembre 2011 e aprile 2012.
Come ha commentato lo stesso Almunia, il pacchetto costituirebbe un assetto di regole "atte a rendere più flessibile e più chiaro il quadro legislativo per la fornitura di servizi di alta qualità ai cittadini: dalle poste, ai trasporti, agli impianti ospedalieri".
Le nuove regole definiscono con maggiore precisione concetti chiave come "aiuto di Stato" e "servizio di interesse economico generale". Inoltre, viene data maggiore flessibilità alla normativa in materia di piccoli fornitori di servizi ed erogatori di servizi sociali. Regole stringenti sono invece previste per l'assegnazione di finanziamenti cospicui, al fine di limitare al minimo la distorsione della concorrenza. In sintesi: maggiore attenzione ai piccoli fornitori e attenta analisi dell'impatto futuro di finanziamenti ingenti. Si stabilisce infine, che venga fissato un nuovo de minimis: le sovvenzioni fino a 500 mila euro erogate per un massimo di tre anni non saranno considerate aiuti di stato.
Perché questa rivisitazione delle linee guida in materia di concorrenza e aiuti di stato? E perché proprio nell'ambito dei servizi? L'obiettivo è garantire migliori servizi ai cittadini europei, garantendo semplicità e trasparenza istituzionale a tutti i livelli di governance. Questo passa anche attraverso una migliore conoscenza, da parte delle autorità pubbliche e di chi eroga o usufruisce dei servizi, delle regole per richiedere i fondi europei. A beneficiarne saranno soprattutto i contribuenti europei, che avranno la possibilità di garantirsi servizi migliori a costi minori. Inoltre, i servizi d'interesse economico generale sono un banco di prova per la percezione diretta dei cittadini del ruolo delle autorità pubbliche in un'economia di mercato. Una corretta gestione rappresenta un'opportunità unica per l'Europa e per le autorità nazionali di rinnovare la fiducia dei cittadini europei nelle proprie istituzioni bilanciando esigenze di mercato e norme di giustizia sociale.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
nella foto: Joaquín
Almunia Vicepresidente Concorrenza
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