Formazione obbligatoria per addetti alimentazione
“Ebbene –prosegue il Presidente- questa semplificazione, che riguarda solo in Veneto non meno di 8mila imprese artigiane ed i loro 20mila addetti, rischia seriamente di essere vanificata da un nuovo regolamento, al vaglio del Ministero della Salute, e dettato dalla necessità di uniformare le regole e soprattutto dare copertura legislativa nelle Regioni inadempienti. La bozza infatti, prevede una formazione di ben 8 ore per ciascun operatore, anche se impiegato saltuariamente, da ripetersi ogni 3 anni, con procedure complesse sia per quanto riguarda lo svolgimento della formazione, che per quanto concerne i soggetti accreditati a poterla erogare. Viene richiesto loro, tra l’altro, di soddisfare requisiti di carattere medico! Se a questo aggiungiamo che tra le materie oggetto di formazione rientrano anche molti adempimenti già previsti dai piani HACCP aziendali, possiamo ben capire come si stia profilando un ulteriore inutile balzello per le imprese”.
“Una ipotesi “lunare” –conclude Mazzari- in particolare se si tiene conto che il legislatore europeo con l’emanazione del regolamento n.1169 del 2011 ha posto l’autocontrollo aziendale al centro delle azioni volte a tutelare il consumatore finale per quanto riguarda il rispetto delle norme igienico sanitarie da parte degli operatori del settore alimentare. Non comprendiamo quindi come il legislatore nazionale possa concepire una regolamento in così netto contrasto con tale principio. Siamo costretti a constatare come semplificare le cose in questo Paese sia facile a parole, ma quasi impossibile alla prova dei fatti. Se vogliamo davvero aiutare i nostri imprenditori a superare la crisi per tornare ad essere competitivi, provvedimenti quale questo regolamento non devono più esistere!”
Fonte: Confartigianato Imprese Veneto