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Anna Karenina: valzer di intrighi per il classico di Tolstoj

26/02/2013
Anna Karenina è il nuovo film tratto dall’omonimo capolavoro della letteratura di Lev Toltsoj e diretto dal regista inglese John Wright. Ambientata in Russia, nell’ultimo quarto del XIX secolo, la pellicola si sviluppa in una cornice teatrale fatta da sfarzosi abiti e spettacolari scenografie. Una trasposizione leggera e innovativa, impostata su un continuo susseguirsi di scene in un gigantesco palcoscenico senza tempo, emblema di una società che ha fatto delle consuetudini comportamentali, la struttura stessa della propria esistenza. E’ proprio in questo clima di austerità, che Keira Knightley riesce a far emergere il vero spirito della Karenina, imprigionata dalle imposizioni di un gioco al massacro. Sposata con Karenin, illustre politico della Russia zarista (Jude Law), Anna si innamora del conte Aleksej Vronsky (Aaron Johnson ), per il quale sacrifica tutto, lottando contro ogni imposizione sociale. Il risultato di questo walzer amoroso dipinto da Wright, è una Karenina pronta ad andare contro le convenzioni e le accuse dell’alta società, ma anche psicologicamente fragile, tanto da entrare in una decadenza psicologica, che la porterà al suicidio.

Un inno al romanticismo classico e autodistruttivo, rivisitato dallo sceneggiatore Tom Stoppard in una festa per gli occhi, e per le orecchie, grazie alle colonne sonore firmate dall’italiano Dario Marianelli , quanto più appropriate all’adattamento del romanzo.

La scommessa di Whright e Stoppard è vinta, la pellicola è intrigante e avvincente, e risulta meno barocca dei precedenti lavori.

Micol Stelluto

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