Carne cavallo: Ragù Star su tavole di 3,3 mln di famiglie
Lo scandalo della carne di cavallo ha messo in evidenza - sottolinea la Coldiretti - l’esistenza di un giro vorticoso di partite di carne che si spostano da un capo all’altro dell’Europa attraverso intermediazioni poco trasparenti. Un meccanismo che - precisa la Coldiretti - rende piu’ facili le contaminazioni sia per le multinazionali che per le piccole aziende, che dovrebbero invece valutare concretamente l’opportunità di risparmiare sui trasporti per acquistare prodotti locali che offrono maggiori garanzie di qualità e sicurezza alimentare. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg ben il 65 per cento degli italiani si sente garantito da un marchio degli agricoltori italiani, il 16 per cento da quello della distribuzione commerciale e appena il 9 per cento da uno industriale. La Star è uno dei tanti casi di Made in Italy ceduto all’estero: nata in Brianza nel 1948, a fine 2006 da azienda familiare italiana è entrata infatti a far parte di un nuovo gruppo multinazionale alimentare spagnolo Gallina Blanca.
Secondo quanto rilevato dai carabinieri dei Nas di Milano nei prodotti sequestrati presso la ditta 'STAR Stabilimento Alimentare S.p.A.' di Agrate Brianza (MB) - continua la Coldiretti - erano state utilizzate partite di carne macinata congelata proveniente dalla Romania ed acquistate dal fornitore francese GEL ALPES di Saint Maurice - Manosque, gia' posto sotto attenzione da parte delle Autorita' transalpine. Con i Ragu’ Star salgono a circa 200 i diversi tipi di confezioni alimentari ritirate dal commercio in almeno 24 Paesi situati soprattutto in Europa, ma anche in Asia e America, con danni che hanno superato il miliardo di euro tra confezioni sequestrate e distrutte, cali nei consumi provocati dalla psicosi, costi dei maggiori controlli da parte delle Istituzioni e delle aziende del settore e perdita di valore delle aziende interessate, secondo una analisi della Coldiretti sulla base del monitoraggio effettuato dal portale eFoodAlert.net dal quale si evidenzia che ad essere coinvolte sono le principali multinazionali della distribuzione commerciale e dell’industria alimentare, dalla Findus alla Nestlè fino alla Star, da Carrefour ad Auchan fino alla Lidl, ma anche i punti vendita di Ikea in diverse parti del mondo. La contaminazione della carne di cavallo - conclude la Coldiretti - è stata scoperta praticamente in tutte le diverse tipologie di prodotti trasformati a base di carne di manzo dalle lasagne ai tortellini, dai ravioli ai cannelloni, dagli hamburger alle polpette, dal kebab alla moussaka fino al goulash e al ragu’.
Fonte: Coldiretti
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