Proposta UE: 3,6 mln di euro per ex lavoratori di Agile srl
L'Unione, attraverso il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), eroga finanziamenti per aiutare la riqualificazione dei lavoratori. Alla lista dei beneficiari delle sovvenzioni Ue, la Commissione ha recentemente proposto di inserire anche gli ex-dipendenti della società italiana Agile. Fatta la proposta, saranno ora il Parlamento e il Consiglio dell'Unione ad avere l'ultima parola sui finanziamenti per il caso italiano.
L'azienda, a causa di un connubio di eventi tra cui il cambiamento di strategia commerciale e la crisi finanziaria, ha subìto gravi perdite che hanno portato a consistenti tagli del personale. Quello italiano non è però un caso raro. Dalla sua creazione nel 2007, il FEG ha già ricevuto oltre 105 domande di contributi finanziari, per dare aiuto a più di 94 mila lavoratori, una cifra notevole se si considera che corrisponde a una volta e mezzo dell'intera popolazione dell'Italia.
Attraverso questo Fondo, l'Unione europea intende aiutare i soggetti che più soffrono la globalizzazione. In termini generali, l'apertura dei mercati a livello internazionale conduce a grandi vantaggi per la crescita economica e l'occupazione. Alcuni settori particolarmente vulnerabili e i lavoratori non qualificati, rischiano però di subirne gli effetti negativi. Per questa ragione, già da sei anni l'Unione europea ha istituito il FEG come strumento d'intervento tempestivo in risposta alla perdita di posti di lavoro. Con esso si intende riqualificare i lavoratori, fornendo loro i mezzi per adattarsi alle esigenze delle industrie.
Consulenza, valutazione delle competenze, assistenza nel ricollocamento e nella ricerca di lavoro, potenziamento delle competenze, istruzione di livello post-universitario, promozione dell'imprenditorialità e contributi alla creazione di imprese. Questi sono solo alcuni dei servizi offerti dal FEG attraverso i suoi finanziamenti, per aiutare i lavoratori a reinserirsi nel mercato. Per quanto riguarda il caso italiano di Agile, è stato stimato che i contributi comunitari andrebbero a coprire ben oltre la metà dei finanziamenti previsti dal pacchetto per gli ex-dipendenti.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
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