UE favorisce accoglienza di studenti e ricercatori dal mondo
Altri paesi nel resto del mondo sono invece più efficienti nel richiamare talenti sin dall’inizio della loro carriera universitaria grazie alla creazione di progetti formativi e di ricerca a lungo termine.
I dati dimostrano che ogni anno 200 mila studenti o ricercatori internazionali scelgono di trasferirsi in Europa per un breve periodo. Tuttavia, molti di loro devono affrontare ostacoli burocratici come le lungaggini e la poca chiarezza delle norme per ottenere un visto per motivi di studio o un permesso di soggiorno. Le procedure possono poi variare notevolmente da uno Stato membro all’altro, rendendo difficili gli spostamenti transfrontalieri. Tutto ciò ostacola il reclutamento di talenti da parte dell’UE e scoraggia molti di essi a scegliere l'Europa come meta per la costruzione del loro futuro.
Per tutti questi motivi sopra citati, lo scorso 25 marzo la Commissione europea ha proposto una direttiva che stabilisce norme più chiare, coerenti e trasparenti al fine di eliminare gli ostacoli formali che impediscono all'Unione di essere una delle principali destinazioni ambite da studenti e ricercatori di paesi terzi. La nuova normativa stabilirà limiti di tempo più chiari entro cui le autorità nazionali dovranno accogliere o respingere le domande di soggiorno, darà maggiori opportunità di accesso al mercato del lavoro durante la permanenza e faciliterà la circolazione all’interno dell’UE. La proposta della Commissione sarà ora discussa e approvata dal Parlamento e dal Consiglio dell’UE, per poi entrare in vigore nel 2016.
Dalle nuove regole ci si attende un aumento del numero di lavoratori e studenti internazionali che porterà a una crescita economica per l'Europa, nuovi stimoli per l'innovazione, maggiore competitività e quindi più posti di lavoro.
“Trasferirsi nell’UE per motivi di studio o di ricerca è molto più complicato del necessario. Dobbiamo rimuovere questi ostacoli per far sì che l’UE sia più aperta ad accogliere talenti. Questa mobilità, attraverso la circolazione di competenze e idee, rappresenterà un vantaggio per l’UE e per la sua economia.” ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
nella foto Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni
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