Chiarezza, trasparenza, sicurezza: proposte UE su OGM
Obiettivo principale di queste normative è rinforzare il quadro legislativo esistente. Attualmente, un prodotto geneticamente modificato può essere immesso sul mercato solo se soddisfa requisiti specifici e ha ottenuto un'autorizzazione dalla Commissione. Nel processo interviene anche l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha sede a Parma: spetta all'Autorità pronunciarsi sul rischio per la salute e l'ambiente. Le nuove misure vogliono semplificare questo iter senza però intaccare la rigorosità del processo di controllo dei beni di consumo.
Da oltre 10 anni l'Unione europea si è data un rigido quadro normativo per assicurare lo sviluppo delle biotecnologie in materia di OGM per usi alimentari nella più completa sicurezza dei consumatori, degli animali e dell'ambiente. Questo si traduce in normative complesse che impongono i più alti standard di sicurezza possibili, nonché un processo di certificazione efficace e trasparente. L'Unione europea impone inoltre l'adozione da parte delle aziende di un'etichettatura chiara e facilmente comprensibile al grande pubblico, perché ogni consumatore europeo abbia non solo il diritto, ma anche la possibilità concreta di prendere una decisione rispetto ai prodotti geneticamente modificati.
L'applicazione delle norme vigenti viene regolarmente monitorata affinché la Commissione europea possa proporre continui miglioramenti, come è stato il caso della valutazione svolta fra il 2009 ed il 2011 in materia di OGM per usi alimentari. Questo studio ha mostrato grandi risultati nell'applicazione delle norme, ma al tempo stesso ha messo in luce l'esigenza di semplificazione dei sistemi di rilascio delle autorizzazioni in materia di OGM. È proprio sulla base di questo rapporto che la Commissione ha approvato le misure del 13 aprile.
Questo è un esempio concreto del continuo impegno delle istituzioni dell'Unione. È essenziale che le normative europee siano costantemente aggiornate e adattate alla realtà che interfacciano, soprattutto nel caso di un contesto in continua evoluzione come quello delle biotecnologie. È difatti solo attraverso un rinnovo costante che si può assicurare la tutela dei cittadini e della loro salute.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea