Alimentare: sequestri; bene Gdf, +7,3% acquisti bio
11/04/2013
Con un aumento record dei consumi bio del 7,3% in Italia nel 2012 è colpevole il ritardo accumulato nel rendere obbligatoria l’indicazione di origine sugli alimenti che ha favorito il boom delle importazioni di prodotti biologici con aumenti a due cifre negli ultimi anni e il moltiplicarsi di truffe a danno dei produttori biologici italiani e dei consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea nell’esprimere apprezzamento per il maxisequestro della Guardia di Finanza nelle Marche, Emilia Romagna, Sardegna, Molise e Abruzzo di soia, mais e grano tenero contraffatti o contaminati con pesticidi e ogm provenienti dall’Ucraina , dalla Moldavia e dall’India. Un maxisequestro che – sottolinea la Coldiretti - ha consentito di togliere dal mercato prodotti base che altrimenti sarebbero finiti in alimenti per i quali si è registrato nel 2012 una grande aumento record dei consumi in Italia come biscotti, dolciumi e snack (+22,9%) e pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%). Una truffa che colpisce anche i piu’ piccoli se si considera che negli ultimi dieci anni sono raddoppiati – precisa la Coldiretti - i pasti biologici serviti nelle mense scolastiche, toccando quota 1,2 milioni. Tra esportazioni e consumi interni il giro d'affari complessivo del biologico ammonta in Italia, secondo la Coldiretti a circa 3 miliardi di euro. Un fatturato che pone l'Italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale. Ad essere danneggiate – continua la Coldiretti - sono anche le circa 50mila aziende agricole italiane che coltivano biologico su una superficie coltivata di oltre un milione di ettari che garantiscono all’Italia la leadership europea nei bio per numero di imprese presenti. Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l’importazione di prodotti falsamente biologici è necessario – sottolinea la Coldiretti – che sia facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato. In attesa che questo avvenga il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita.
Fonte: Coldiretti
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