Falso bio: tolleranza zero, danno al Made in Italy
“Episodi come questo devono spingere la Commissione Ue a impegnarsi maggiormente nelle verifiche sui sistemi di controllo degli altri Paesi dell’Unione europea. Proprio lo scarso controllo della UE è, infatti, la causa principale della frode a cui assistiamo oggi – avverte Confagricoltura - Il prodotto veniva sdoganato a Malta per poi arrivare nel nostro Paese”.
“Il nostro sistema – fa presente Confagricoltura - è molto più rigido e proprio la scorsa settimana l’ente di accreditamento italiano (Accredia) ha sospeso un importante ente di certificazione del biologico per alcune gravi mancanze, proprio nel settore dell’importazione di mangime bio”.
“Siamo per la tolleranza zero verso il falso biologico – afferma Confagricoltura -. Tutte le più gravi frodi alimentari degli ultimi due anni hanno riguardato prodotti di importazione (gli importatori esclusivi del biologico sono solo 63) che stanno mettendo in seria difficoltà le oltre 46000 aziende biologiche che vedono la propria attività screditata di riflesso”.
“La Commissione europea – ha sollecitato infine Confagricoltura – deve approvare i codici doganali specifici per il bio, da troppo tempo rinviati, e sospendere il regime di equivalenza ai paesi extra UE, da cui è pervenuto il prodotto contraffatto”.
Fonte: Confagricoltura