Conguagli luce e gas a tre zeri: Adico scrive ad Authority
«In questo momento di crisi, una bolletta del genere può mettere in ginocchio una piccola azienda, così come in proporzione un conguaglio da 2, 3.000 euro è impossibile da pagare per la maggioranza delle famiglie italiane – continua Garofolini – chiediamo quindi all’Autorità di aprire al più presto un tavolo di confronto sia con gli operatori che con i distributori di energia elettrica e gas intanto per trovare una soluzione urgente in questa fase, e avviare quindi una revisione più strutturale del sistema di conguaglio dei consumi in Italia».
Adico spiega come i fornitori si “giustifichino” riferendo che la fattura di conguaglio viene emessa non appena il distributore comunica i consumi reali di un cliente relativi a un anno di prelievo, e che questi dati possono essere comunicati fino a cinque anni dopo. Per questo Enel e gli altri spiegano di non poter emettere i conguagli annualmente. «Allora l’Autority intervenga sui 5 anni concessi al distributore e lo obblighi, o per lo meno lo incentivi, a comunicare questi dati entro il 31 dicembre di ogni anno, in modo che i fornitori possano conguagliare non oltre il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento»aggiunge il presidente di Adico.
L’Associazione ricorda come in ogni caso di “bollette pazze” (conguagli eccessivi, bollette che non arrivano, errori di fatturazione eccetera) sia importante diffidare la società di fornitura per ottenere riconteggi o storni o, nel caso in cui il pagamento risulti dovuto, importanti agevolazioni nei termini di revisione dei costi addebitati con applicazione degli scaglioni minimi, riduzione degli interessi di mora, rateizzazione del pagamento. Per informazioni e consulenza si può contattare Adico allo 041.5349637 o scrivendo a info@associazionedifesaconsumatori.it.
Fonte: Adico