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Il caro prezzo della contraffazione

29/04/2013
Quante volte capita di imbattersi in prodotti dai prezzi stracciati, magari con marchi "praticamente" uguali agli originali? Spesso gli acquirenti pensano di fare un affare, di riuscire ad ottenere un prodotto mediamente valido ad un prezzo minimo, ma la realtà è ben diversa.

Per fare il punto della situazione, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha di recente organizzato a Roma una conferenza alla presenza del Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani. Solo in Europa, questi prodotti contraffatti sono responsabili per una perdita di oltre 200 miliardi di euro, una dimensione equiparabile al mercato della droga. Queste cifre continuano ad aumentare: nel 2011, il numero dei casi di contraffazione rivelati in dogana è raddoppiato rispetto al 2009. La perdita economica non è però l'unico problema. Ad allarmare ancor più le autorità è la potenziale pericolosità di questi prodotti. Secondo stime ufficiali, quasi un terzo dei falsi è risultato potenzialmente dannoso per la salute e la sicurezza dei consumatori.

Il mercato del falso non è però solo un pericolo per la crescita economica e la salute: anche i posti di lavoro sono messi a repentaglio dalla contraffazione. L'equazione è semplice: il commercio di beni contraffatti causa una competizione sleale, che mette a rischio le aziende. Se le imprese vedono ridurre i loro benefici, a lungo termine, rischiano di dover ridurre drasticamente il loro budget, e quindi di licenziare. E questo non è tutto: un tasso di disoccupazione più alto esige una presa in carico da parte del Paese che, unito alla diminuzione delle entrate statali, ha buone probabilità di tradursi in un aumento delle tasse per i residenti. A conti fatti, per quanto economico possa sembrare un prodotto contraffatto, esso è in realtà un freno alla crescita ed al mercato del lavoro, il cui caro prezzo verrà pagato dagli stessi cittadini europei, sia in salute, sia in denaro.

Per questo la Commissione europea lotta contro questo traffico illegale da oltre dieci anni, adottando strategie mirate, concepite grazie ai dati raccolti dall'Osservatorio europeo che si occupa di questo settore. Lo scorso febbraio sono inoltre state adottate misure per il rinforzo dei meccanismi di sorveglianza del mercato unico europeo. Le autorità locali hanno adesso poteri adeguati, che permettono loro non solo di monitorare il commercio, ma anche di tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori. La Commissione ha inoltre preparato un piano per una migliore efficienza dello scambio inter-statale di informazioni, nonché più dure e mirate sanzioni volte ai contraffattori.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea

nella foto il Vicepresidente della Commissione, Antonio Tajani

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