Riforma Pac: tabù per proroga regime quote latte?
“Le quote - ha commentato Guidi - non hanno certo impedito che i nostri allevamenti si rafforzassero aumentando di dimensione economica: oggi di fatto produciamo lo stesso latte di trent’anni fa con l’80 per cento di allevamenti e 40 per cento di vacche in meno (v. tabella). E sono uno strumento che al tempo stesso ha consentito il mantenimento del potenziale produttivo nazionale”.
“Abbiamo sollecitato – ha aggiunto - un ripensamento da parte della Commissione sulla scelta di abolire il regime delle quote latte che è pur sempre un sistema che favorisce l’equilibrio tra le aree produttive degli Stati membri della Comunità. Nutriamo forti preoccupazioni per il futuro delle produzioni italiane, se prevalesse la logica della piena liberalizzazione della produzione europea. Peraltro, per i nostri produttori non sarebbe prevista alcuna forma di compensazione come invece è stato per altri settori”.
Ad avviso del presidente di Confagricoltura, “la strada che appare più percorribile è comunque quella dell’aggregazione dei produttori, in modo da poter competere con le altre grosse realtà europee. Non dimentichiamoci che negli altri Paesi c’è molta più adesione alle forme aggregate di produzione che peraltro sono in numero molto inferiore e di dimensioni molto maggiori rispetto all’ampia frammentazione sul nostro territorio”.
Fonte: Confagricoltura