Il colore disvelato
I quadri di Olivieri richiedono una predisposizione all’atto del contemplare: con questo sguardo consapevole l’osservatore potrà entrare nell’opera e percepire autenticamente l’ansimare cromatico e luminoso. Il colore prende corpo, affiora lentamente e non appena gli occhi si fissano sulla tela, come ipnotizzati, il colore riaffonda nella sua profondità. Un autentico incantesimo della visione conduce gradualmente lo spettatore a un’intensa esperienza sensoriale. «La pittura – dice Olivieri – non è altro che puramente, solamente visibile; è ciò che, sospendendo ogni altro versante immaginativo, introduce la distanza non mediata ma infinita, che fa dello spazio una memoria. Prima della pittura è l’impensato, il luogo completamente opaco della non-relazione».
Il percorso della mostra ha inizio con i dipinti storici degli anni Settanta per giungere alla produzione più recente dell’artista in un incedere graduale che attraversa diversi nuclei sia tematici che cromatici del suo procedere creativo, volto a condensare sulla tela l’essenza stessa della pittura.
Le tele scelte, in parte provenienti dalle raccolte del Mart di Rovereto e in parte da collezioni private, saranno esposte a partire da giugno nelle tre sale della Pinacoteca destinate alle mostre temporanee, che chiudono il percorso della collezione permanente del Museo di Riva del Garda. Questo appuntamento con l’arte contemporanea presso il Museo di Riva del Garda inaugura un progetto espositivo di respiro pluriennare dedicato alla pittura e alla scultura dell’arte più recente, con l’obiettivo di presentare il lavoro di artisti contemporanei che siano già partecipi del farsi della storia dell’arte. Con la mostra Il colore disvelato prosegue inoltre l’accordo di collaborazione su specifici progetti attivato nel 2013 dal MAG Museo Alto Garda con il Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Claudio Olivieri è nato a Roma nel 1934. Trascorre l’infanzia a Mantova, paese natale della madre, e nel 1953 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Accademia di Brera diplomandosi in Pittura. L’attività espositiva ha inizio sul finire degli anni Cinquanta. Nel 1960 apre la sua prima personale al Salone Annunciata di Milano.
Da questo momento l’attività espositiva è intensa e costante: tiene numerose mostre personali in gallerie, musei e spazi pubblici italiani e internazionali e partecipa a importanti esposizioni collettive.
Nel 1966 viene invitato con alcune opere alla Biennale di Venezia, dove ritorna nel 1980 e nel 1990 con una sala personale, oltre che nel 1986 nella sezione del colore. La produzione pittorica è affiancata dall’elaborazione di scritti di grande intensità. Dal 1993 al 2011 è titolare della cattedra di Arti Visive e Pittura alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, città dove vive e lavora.
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Nella foto: Claudio Olivieri, Verso Alcyna, 2002 , olio su tela, 200 x 140 cm
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