Maltempo: animali in pericolo con freddo fuori stagione
27/05/2013
Per salvare piante e animali di fronte al brusco calo delle temperature fuori stagione è stato necessario alzare il riscaldamento di stalle e vivai con una impennata dei costi energetici per le imprese che allevano polli, maiali e conigli. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che nella seconda decade di maggio al nord è caduta il 24 per cento di pioggia in piu’ e le temperature sono state piu’ basse di 3,2 gradi secondo le elaborazioni su dati Ucea. Il rischio riguarda soprattutto la fase di svezzamento degli animali e quindi la necessità di garantire la sopravvivenza di pulcini e maialini che - sottolinea la Coldiretti - non possono stare al freddo e necessitano di calore adeguato che si puo' raggiungere anche avvalendosi del supporto di lampade a raggi infrarossi. Lo stesso problema - prosegue la Coldiretti - interessa anche i florovivaisti e le colture orticole in serra che devono garantire temperature vitali a piante e fiori. Non stanno meglio gli animali che vivono all’aperto come le api che restano senza nettare per effetto della pioggia incessante durante la fioritura primaverile. Il freddo e le precipitazioni – spiega la Coldiretti - stanno ostacolando il lavoro delle api che non riescono a raggiungere il polline dei fiori indispensabile per la produzione di miele e la riproduzione delle piante. Il risultato è che con l’ultima ondata di maltempo che ha colpito dopo il nord anche il centro Italia potrebbe arrivare attorno al miliardo di euro il conto complessivo dei danni, dei maggiori costi e delle perdite produttive provocate all’agricoltura italiana da una primavera impazzita che ha già tagliato di oltre il 30 per cento i raccolti delle principali produzioni del nord Italia. La Coldiretti che chiede di avviare le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità naturale per territori piu’ colpiti nelle diverse regioni. In decine di migliaia di aziende agricole è andato perduto il lavoro di un intero anno e - conclude la Coldiretti - non c’è raccolto al nord che non sia compromesso, dal pomodoro al riso, dalle patate alla frutta, dalla soia al mais fino al fieno con gravi problemi per l’alimentazione degli animali.
Fonte: Coldiretti